Resa nota la nuova ordinanza di Anas per la S.S. 45 che però scontenta i sindaci

Le nuove limitazioni scontentano i sindaci dell'Alta Val Trebbia e non si escludono azioni legali. Si temono conseguenze pesantissime per l'economia della montagna

Sidvics [CC BY-SA 3.0

Si è tenuta questa mattina, in Prefettura, l’annunciata riunione del tavolo tecnico sulla SS45 dopo che la stessa era stata vietata ai mezzi pesanti dall’Anas con un’ordinanza che aveva spiazzato le istituzioni locali, sollevando un coro di proteste. Il 30 gennaio era stato deciso, senza alcun confronto con Comuni e Provincia il divieto di transito ai mezzi superiori alle 44 tonnellate fra La Verza e Gorreto nonchè il divieto di transito fra Bobbio e Ponte Lenzino per i mezzi sopra le 20 tonnellate.

L’incontro odierno fa seguito a quelli tenutisi il 4 ed il 6 febbraio e vi hanno preso parte i rappresentanti dell’ANAS, della Provincia, delle Unioni dei Comuni dell’Alta e della Bassa Valtrebbia, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del Comando Polizia stradale di Piacenza e della Compagnia Carabinieri di Bobbio.

I Sindaci e dai rappresentanti della Provincia avevano sottolineato l’importanza di conoscere con precisione le tempistiche dei cantieri e la necessità di attenuare le limitazioni per non mettere in ginocchio un intero territorio. I divieti rendevano di fatto impossibile ad esempio il transito alle cisterne di combustibile fondamentali per i rifornimenti.

ANAS ha nuovamente ribadito che gli interventi dovrebbero avere un termine presumibile di 30 giorni dalla data di inizio, salvo le condizioni meteo avverse ovvero eventuali ulteriori criticità che dovessero emergere al termine dell’esecuzione lavori. Nella giornata odierna dovrebbe arrivare la nuova ordinanza, che si basa sempre sul “preminente interesse pubblico della sicurezza della circolazione stradale” ma che dovrebbe comunque prevedere un parziale allargamento dei transiti.

Ecco il testo ufficiale comunicato da Anas:

Anas, società del Gruppo FS Italiane, a seguito del tavolo tecnico presso la Prefettura di Piacenza e tenuto conto di ulteriori verifiche sulle strutture della strada statale 45 “di Val Trebbia”, ha modificato le limitazioni al traffico per i mezzi pesanti tra il km 61,720 e il km 102,000, in provincia di Piacenza.

Il divieto di transito sarà in vigore unicamente per i mezzi pesanti di massa superiore alle 44 tonnellate ad eccezione del tratto compreso tra il km 90,500 e il km 91,700, in cui permarrà la limitazione a 20 tonnellate a causa di interventi di manutenzione urgenti già in corso su alcune opere.

Per le categorie di veicoli di peso compreso tra le 44 e le 56 tonnellate che avessero necessità di transitare nel tratto tra il km 61,720 il km 90,500 e tra il km 91,700 e il km 102,000 sarà necessario richiedere specifica autorizzazione ad Anas.

I sindaci dell’Alta Valtrebbia insoddisfatti potrebbero anche fare ricorso

In pratica la novità è che da La Verza fino a Cavarelli (comune di Perino) potranno circolare i mezzi pesanti (fino a 44 t) ma tutto ciò che sta a monte non potrà essere raggiunto che da furgoni. Dunque restano irrangiungibili ai TIR comuni importanti come Ottone e Marsaglia che rischiano un “isolamento logistico”.

Ora occorre attendere l’ordinanza ufficiale ma questa soluzione sembra non accontentare per nulla i sindaci della montagna preoccupati per le conseguenze che il permanere dei divieto avrà sull’econnomia locale e non è escluso un qualche ricorso legale contro la nuova ordinanza.

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