Covid. Salgono ancora i contagi, a Piacenza come nel resto del Paese: negli ultimi 7 giorni +18,7%

Sempre più bassi i numeri delle vaccinazioni: 2mila in una settimana, solo 1300 le prenotazioni. Emergenza profughi: da domani (30 marzo) il centro accoglienza sanitaria si sposta al Laboratorio analisi in ospedale

A Piacenza sono ancora in aumento, per la terza settimana consecutiva, i nuovi contagi da Covid19. È quanto emerge dal report settimanale pubblicato oggi dall’Azienda Usl di Piacenza.

I positivi passano da 983 a 1167, con un incremento del 18,7%. L’aumento dei casi è ancora una volta generalizzato, anche se a livello locale appare più pronunciato: in Italia si registra un +3%, in Lombardia un +9,1% e in Emilia-Romagna un +18,7%.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha comunque un tasso di incidenza dimezzato rispetto alla media nazionale (411 a fronte di 849) e regionale (586).
Nella settimana scorsa si sono eseguiti 7450 tamponi, in linea con la settimana precedente: la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti sale dal 14,7% al 15,7%.

Nelle Cra questa settimana le nuove diagnosi tra gli ospiti sono 11, cui se ne aggiungono 9 fra gli operatori.
La crescita dei casi positivi si ripercuote sul numero delle persone in isolamento e quarantena, che passa da 1362 a 1614.

Un segnale di incremento arriva, ancora una volta, dalle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono salite da 34,1 a 43,6: nella scorsa settimana sono stati 305 i cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre.

Al momento non si hanno invece ripercussioni significative sulla rete ospedaliera. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid è di 7 casi.
I ricoveri in ospedale sono stazionari. La media settimanale è di 44, a fronte di 46 della settimana precedente. Stazionaria anche la situazione in Terapia intensiva, con due casi: il 27 marzo si registrava un unico positivo in reparto. I decessi della settimana sono 3, di cui due ultraottantenni.

“Di fronte a questi dati – è l’appello di Giuliana Bensa, direttore generale ad interim dell’Azienda Usl di Piacenza – non possiamo che rinnovare il nostro invito a non abbassare la guardia. In queste settimane stiamo andando, a livello nazionale, verso una fase di alleggerimento delle misure di distanziamento. È però importante che ciascuno di noi faccia il possibile per evitare di favorire un’ulteriore circolazione del virus”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si conferma una stagnazione nell’incremento della copertura vaccinale. Nella settimana scorsa sono state fatte 2036 somministrazioni; in larga parte si tratta di III dosi. La percentuale dei vaccinati rispetto alla popolazione vaccinabile over 12 si attesta ancora sul 90,2%.

Al momento si mantengono molto basse anche le prenotazioni: appena 112 persone per il ciclo primario, 1.136 per il booster, 113 per la quarta dose.

Si ricorda che, dalla scorsa settimana, la rete dei centri vaccinali è stata riorganizzata con giorni e orari di apertura limitati per le 5 sedi attive: le informazioni sono consultabili sul sito www.covidpiacenza.it

Le sedute dedicate alla fascia 5-11 anni sono in programma il 30 marzo e il 2 aprile, al mattino in Arsenale.
Per quanto riguarda il vaccino Novavax, è prevista una mattinata di somministrazione il 29 marzo.
In riferimento alla IV dose, possono accedere alla somministrazione i cittadini con fragilità, dai 12 anni in su, che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale. È possibile prenotare un appuntamento chiamando il numero 800 651 941 oppure recandosi a uno degli sportelli CUP del territorio. Sarà il medico vaccinatore del Centro vaccinale in fase di anamnesi a effettuare il controllo clinico sulla eleggibilità alla quarta dose per procedere con la somministrazione.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.295 i profughi per i quali è stato emesso emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti).
I tamponi eseguiti sono 908; 20 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (563) e i minori di 19 anni (597)

Da domani, mercoledì 30 marzo, l’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini si sposta dalla “casetta mobile dietro alla Questura” al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, ogni pomeriggio da lunedì a sabato sarà attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA dalle ore 14 alle 17.30.
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasceranno il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per adulti.
In particolare, nel centro si svolgeranno:
– consegna del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente);

– consegna delle maschere facciali FFP2 (da indossare per i 5 giorni successivi per l’auto-sorveglianza sanitaria);

– valutazione dello stato di salute e verifica dei certificati vaccinali; ove necessario, sarà proposta la vaccinazione per prevenire difterite, tetano, pertosse e poliomielite (per chi ha più di 14 anni) e quella contro il Covid-19 (per i maggiori di 12 anni)

– esecuzione del test della tubercolosi (l’esame sarà proposto ad adulti e bambini, se non vaccinati specificatamente)

– esecuzione del tampone antigenico rapido per la diagnosi di eventuale infezione da virus SARS-Cov-2. I profughi provenienti dall’Ucraina che avessero già fatto un tampone antigenico nelle 48 ore precedenti o un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti e che possono esibire un referto non dovranno il test.

Al check-out, sarà fornito un appuntamento per le successive 48/72 ore per il controllo dell’esito del test della tubercolosi.

Ai bambini e ai ragazzi fino a 13 anni viene quindi assegnato un appuntamento alla Pediatria di Comunità, in piazzale Milano 2, per una valutazione dello stato di salute. Qui sarà effettuato un test per l’epatite e saranno programmate le sedute dei richiami delle vaccinazioni infantili obbligatorie. Ai bambini e ragazzi fino a 11 anni, se non effettuata in precedenza, viene proposta anche la vaccinazione Covid.

Adulti e ragazzi con più di 14 anni sranno contattati dall’Ambulatorio Medicina delle Migrazioni (via Taverna 47) solo se si rendesse necessaria una presa in carico successiva (per esempio per la valutazione e il trattamento della tubercolosi)

I profughi provenienti dall’Ucraina potranno quindi chiedere, una volta in possesso della ricevuta per la richiesta di permesso di soggiorno, l’assegnazione di un medico curante (Pediatra di libera scelta o Medico di Medicina Generale) rivolgendosi a uno sportello CUP dell’Azienda Usl di Piacenza (elenco su www.ausl.pc.it)

 

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