Cugini: ““La legalità sia il nostro perno. Mani libere dai condizionamenti con la criminalità”

Il candidato sindaco di ApP commenta la recente interdittiva antimafia della prefettura. Tre aziende con sede a Piacenza farebbero riferimento ad una persona legata alla camorra

Il candidato sindaco di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini interviene con una nota sul tema della legalità dopo che sono emersi possibili collgamenti fra tre aziende con sede a Piacenza ed il clan Pecoraro-Renna, aziende che farebbero riferimento ad una persona legata alla camorra. A renderlo noto è stata un comunicato della Prefettura di Piacenza che Cugini ringrazia “per il prezioso coordinamento. Ci sconforta – dice il candidato sindaco – e ci fa ribadire, ancora una volta, quanto sia indispensabile presidiare la legalità quale perno della politica”.
Quella adottata dalla prefettura è la nona interdittiva antimafia adottata dal 2019 a oggi.

Due provvedimenti sono legati all’indagine sull’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Caruso, condannato a 20 anni con l’accusa di essere legato ai boss della ‘ndrangheta Grande Aracri.

L’ultimo caso reso noto si riferisce invece ad una società che ha sede in centro città e che opera nel settore dello stoccaggio merci e trasporto, legata ad altre due aziende piacentine già colpite da interdittive antimafia.
“Un settore di punta per l’economia piacentina di nuovo toccato da un fatto grave. Il livello di attenzione e prevenzione, da parte delle istituzioni, deve alzarsi sempre di più. Serve un cambio di passo: la città che vogliamo deve immunizzarsi da queste logiche malsane. Mani libere da condizionamenti e lavoro comune per una logistica etica, trasparente, non infiltrata, rispettosa delle leggi e dei contratti di lavoro”

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