Alternativa per Piacenza non “sposa” Katia Tarasconi ma dice con fermezza “Non un solo voto alla destra”

Nessun appoggio formale al ballottaggio. "Autonomi non significa però equidistanti. Con questa consapevolezza App invita a riscoprire il diritto di voto quale grande conquista democratica"

Si è tenuta questa sera, a porte chiuse, l’assemblea di Alternativa per Piacenza a cui ha partecipato la candidata sindaco Katia Tarasconi chiamata a confrontarsi su alcuni punti ritenuti fondamentali per ApP e riportati in un documento.

Alla fine non è stato trovato un accordo e dunque ApP non appoggerà Katia Tarasconi per il ballottaggio ma in futuro è probabile che vengano trovati punti di convergenza fra i due schieramenti di centro sinistra. Inoltre dall’assemblea ha stabilito un principio per così dire scolpito nella pietra «Non un solo voto alla destra».

«Alternativa per Piacenza – viene piegato in un comunicato – è stata chiara fin dal principio e non si è mai spostata dalla sua traiettoria, forte di una coerenza per la quale ha messo in conto di pagare un prezzo politico non trascurabile.


In questi giorni, che dal primo turno portano al ballottaggio, ci ha mosso la convinzione che, in politica, dal passato è meglio distillare le esperienze utili a maturare, piuttosto che coltivare rancori. Accettando questo, la mediazione per il bene della città è una strada naturale, a condizione però di non compromettersi in attendibilità.

Così abbiamo fatto, accogliendo Katia Tarasconi in assemblea, per ribadire il carattere maturo e responsabile di chi non si sottrae al confronto nemmeno in extremis. Il Consiglio comunale sarà il luogo del voto sui punti comuni tra il nostro Libro Giallo e il programma della coalizione a sostegno di Katia. Ci è parso quindi necessario sentire la sua opinione su quanto ancora ci distanzia:
PUG PARTECIPATO
ESPANSIONE LOGISTICA
TERRE PADANE
PIAZZA CITTADELLA
TELERISCALDAMENTO
EX PERTITE
Per recuperare i molti delusi serve credibilità, che ha bisogno di tanto impegno e tempi ben più lunghi di una campagna elettorale. Siamo genuini e idealisti, non adatti a fare i sudditi devoti alla figura forte sola al comando o ai ristretti circoli che calano dall’alto le decisioni.

Scegliamo dunque di restare autonomi, per costruire la casa comune di una sinistra non settaria e pregiudiziale, inclusiva di ogni sensibilità, purché nel perimetro di una scelta di campo netta e senza posizioni ambigue. Coscienti della tanta strada ancora da fare con i nostri “zaini in spalla”, saremo forza di opposizione costruttiva ma puntuale e lavoreremo per diventare sempre più un riferimento per chi si riconosce nei valori del centro-sinistra ma non nelle forze che attualmente dominano la scena, che a quei valori hanno spesso voltato le spalle.
Autonomi non significa però equidistanti. Con questa consapevolezza, invitando a riscoprire il diritto di voto quale grande conquista democratica, ogni cittadino deciderà il da farsi in coscienza».

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