Da lunedì anche i 40-49enni potranno “candidarsi” al vaccino con lo stesso metodo che sta suscitando grandi perplessità fra i 50enni

Inutile compilare il modulo con i propri dati anagrafici e recapiti prima di lunedì (non sarà valido). Dovrebbe poi essere il medico a comunicare la data dell'inoculazione, ma molti curanti "passeranno la palla" di nuovo all'Ausl

Come abbiamo avuto già occasione di scrivere la modalità scelta dalla Regione Emilia Romagna per “candidarsi” alle vaccinazioni anti Covid ha fatto e sta facendo acqua da tutte le parti. Proprio in queste ore l’Azienda Usl di Piacenza sta contattando le numerose persone che si erano candidate prima del tempo, avvisandole che il loro modulo è stato cancellato dal sistema e che devono dunque ripetere la procedura da capo. Inutile compilare il form online se non compare la propria fascia d’età.

In futuro (non è specificato quando) il medico di famiglia contatterà i propri pazienti per fissare l’appuntamento per l’inoculazione. Visto però che molti medici di famiglia sceglieranno di non vaccinare presso il proprio studio … lo comunicheranno all’Ausl che a questo punto contatterà i pazienti per l’appuntamento presso il centro vaccinale. Viene da chiedersi il senso di questo percorso tortuoso quando sarebbe stato così semplice procedere come per le fasce d’età precedenti con prenotazione in farmacia.

Anzichè riconoscere il proprio errore la Regione ha deciso di riproporre la stessa formula anche per la nuova fascia d’età, quella dei 40-49enni.

Da lunedì 17 maggio, in Emilia-Romagna i nati dal 1972 al 1981 compresi, potranno registrarsi on line per la somministrazione del vaccino anti Covid collegandosi al sito internet della Regione http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione.

Inutile candidarsi prima di lunedì perchè, come spiegato sopra, le prenotazioni verranno cancellate e bisognerà rifare la procedura.

Il sistema è lo stesso disponibile per la classe d’età 50-54, per la quale naturalmente le candidature rimangono aperte.

Quando ancora l’incertezza su tempi e modi per i 50enni regna sovrana, si parte dunque con una nuova classe anagrafica.

La procedura è da seguire online è la seguente: occorre selezionare la classe d’età interessata e compilare un modulo con i propri dati anagrafici. Tutti coloro che si registreranno verranno successivamente contattati con l’indicazione della data della somministrazione non appena saranno note le forniture vaccinali del mese di giugno. Nel frattempo, infatti, come da indicazioni ministeriali, le vaccinazioni devono procedere per le classi di età superiore e la popolazione fragile.

Si tratta di una platea molto ampia, complessivamente formata da oltre 696mila residenti, di cui 324mila nella fascia 40-44 e 372mila in quella 45-49. Non tutti, naturalmente, dovranno essere vaccinati, perché a questo numero vanno sottratti come sempre coloro che hanno già iniziato o concluso il percorso vaccinale perché appartenenti a un’altra categoria, professionale o di rischio (ad esempio, i lavoratori dei servizi socio-sanitari e delle forze dell’ordine, il personale del mondo della scuola e dell’università, le persone estremamente vulnerabili per patologie o fragilità oppure in forte sovrappeso).

“Lunedì sono partite le prenotazioni per i 55-59enni, e ieri le candidature alla vaccinazione per i 50-54enni, con una fortissima richiesta già solo nel primo giorno- afferma l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini-. Le nuove indicazioni delle Struttura commissariale stabiliscono un’apertura in tempi strettissimi per la fascia d’età inferiore, e noi come abbiamo fatto finora rispondiamo prontamente alle disposizioni del Generale Figliuolo: lunedì, dunque, apriamo le registrazioni delle candidature per la classe dei 40-49enni. I cittadini iscritti- spiega Donini- saranno chiamati per la vaccinazione non appena ci saranno dosi sufficienti per quella fascia d’età, naturalmente prima e più ne avremo, prima e più saremo in grado di somministrarne. Anche perché l’Emilia-Romagna si colloca tra le posizioni di vertice sia per dosi utilizzate, sia per l’immunizzazione di queste categorie. Speriamo possano arrivare forniture consistenti, con i quantitativi disponibili si impiegherà buona parte del mese di giugno per continuare a vaccinare le categorie prioritarie per età o fragilità”.

Prenotazioni 50-54enni: le indicazioni dell’assessorato alle Aziende e medici di medicina generale

Partite ieri le registrazioni della candidatura alla vaccinazione per la fascia d’età 50-54 anni, nella prima giornata sono state oltre 50.000 le registrazioni effettuate sul portale messo a disposizione dalla Regione per agevolare sia i cittadini, sia i medici di medicina generale, che effettueranno le somministrazioni per questo target.

E oggi, dopo le interlocuzioni e le indicazioni fornite nei giorni scorsi, la Direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute ha inviato un’ulteriore nota alle strutture competenti (direttori generali delle Aziende Usl e segretari regionali delle rappresentanze sindacali, con richiesta di immediata diffusione a tutti i medici di medicina generale) in cui si forniscono le indicazioni per avviare quella che la regione definisce “ordinata programmazione delle attività e la comunicazione agli assistiti della data e ora della loro vaccinazione”.

In eoria i passaggi prevedono di individuare, da parte dei medici di medicina generale, la giornata della settimana e la fascia oraria da dedicare alla vaccinazione, da concordare con l’Azienda nel caso in cui il medico preferisca vaccinare presso i centri vaccinali aziendali; inserire, previo contatto con il cittadino stesso, per ogni giornata vaccinale 24 pazienti, individuando i nominativi fra gli assistiti che hanno contattato il proprio medico e fra quelli che si sono candidati attraverso la piattaforma vaccinale. Questi elenchi possono essere forniti anche giornalmente ai medici, essendo comunque la cadenza di fornitura uno degli elementi da concordare a livello locale. E ancora: definire a livello locale fra medici e Aziende le modalità di ritiro delle fiale; garantire, da parte delle Aziende, la formazione a distanza rispetto alle specificità di utilizzo del vaccino Comirnaty, secondo le modalità già utilizzate per gli altri vaccinatori; infine, da parte dei medici di medicina generale, la tempestiva registrazione delle vaccinazioni effettuate, non oltre la stessa giornata.

Tutto questo in teoria. Nella pratica vedremo come andrà.

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