Da San Pietroburgo a Piacenza (via web) per la premiazione dei concorsi Ecce Homo

Maria Nesterova (il suo quadro ha meritato una menzione speciale) non è voluta mancare alla cerimonia di consegna dei premi che si è svolta in Sala Ricchetti. I due primi posti ad artiste piacentine

Alessandra Podrecca (1° posto concorso fotografico)

«Grazie per avermi dato la possibilità di partecipare a questo concorso, in Italia per me è la prima volta. Come l’ho saputo? Grazie a Internet. Grande è stata la mia sorpresa per essere stata segnalata tra le migliori. Amo l’arte italiana e nel mio prossimo viaggio nel vostro Paese, quando si potrà, verrò a Piacenza». Collegata da San Pietroburgo, Maria Nesterova – che ha ricevuto una menzione speciale per la sua opera “Ecco Uomo 2021” – è intervenuta nel corso della cerimonia di premiazione dei concorsi di fotografia e di pittura (che la Banca di Piacenza ha bandito in occasione dell’Ostensione a Palazzo Galli dell’Ecce Homo di Antonello da Messina organizzata in collaborazione con l’Opera Pia Alberoni) che si è tenuta nella Sala Ricchetti della sede centrale dell’Istituto di credito di via Mazzini. Una dimostrazione di come la cultura non conosca confini e avvicini i territori: al Museo di San Pietroburgo, infatti, sono conservati due opere del piacentino Gian Paolo Panini, artista com’è noto presente nella collezione d’arte della Banca.

Alla presenza dei presidenti Nenna e Sforza e del direttore generale Antoniazzi, dapprima la giuria del concorso fotografico ha premiato i primi tre classificati leggendo la motivazione della scelta fatta. Nell’ordine: Giuseppe Balordi di Piacenza con “Auschwitz: Ecce Homo XX Secolo”, terzo classificato, premiato dal presidente di giuria Pietro Boselli, vicedirettore generale della Banca; Angelo Carmisciano di Mantova con “Kenosis”, secondo classificato, con consegna del premio da parte di Patrizio Maiavacca, del Gruppo fotografico Idea Immagine; Alessandra Podrecca con “Nuova vita in Cristo”, prima classificata, premiata da Giorgio Braghieri, presidente della Fondazione Opera Pia Alberoni.

La cerimonia è proseguita con il concorso di pittura. La giuria – composta da Pietro Boselli, presidente, da Umberto Fornasari, della Fondazione Opera Pia Alberoni e da Alessandro Malinverni, storico dell’arte e Conservatore del Museo Gazzola – dopo aver spiegato i criteri utilizzati per la selezione delle opere in gara, ha anche in questo caso proceduto alla consegna dei premi ai primi tre classificati leggendo la motivazione della scelta. Nell’ordine: Lucia Caprioglio di Torino, terza classificata con “Ecce Homo, un solo volto due espressioni: dolore e serenità”, premiata dal presidente Boselli; Paola Ricchiuti di Bergamo con “Ecce Homo-La fonte prima”, seconda classificata (non presente, ha mandato un messaggio di ringraziamento letto dal prof. Malinverni); Elena Cavanna di Piacenza con “Ferite dinamiche”, prima classificata, premiata dal dott. Fornasari. Una pergamena è andata ai quattro menzionati “per l’originalità dell’interpretazione e l’abilità nella tecnica adottata”: Valeria Gai di Formello (Roma), Maria Nesterova di San Pietroburgo (Russia), Emilio Sgorbati di Agazzano e Irene Vacca di Roma.

Ai sei vincitori dei due concorsi – oltre a una pergamena – è stato consegnato un prestigioso premio legato all’attività fotografica o pittorica. A tutti quelli che si sono iscritti ai concorsi è andato invece un attestato di partecipazione.

All’iniziativa hanno dato seguito anche alcune scuole primarie, fra le quali si è particolarmente distinta l’Elementare Sant’Orsola, con una settantina tra disegni e dipinti preparati con entusiasmo dalle diverse classi (dalla seconda alla quinta). In rappresentanza della scuola era presente la preside prof. Donatella Vignola. Per tutti gli alunni la Banca ha preparato un premio speciale, una medaglietta che ricorda l’Ostensione dell’Ecce Homo a Palazzo Galli, che verrà consegnata a scuola da rappresentanti della Banca nei prossimi giorni.

Il presidente Sforza Fogliani ha in particolare ringraziato il dott. Braghieri («senza la disponibilità dell’Opera Pia non si sarebbe potuto organizzare l’Ostensione dell’Ecce Homo»), il quale a sua volta ha ringraziato l’Istituto di credito, auspicando «di poter continuare a collaborare con la nostra banca locale, la più attenta al territorio e alla cittadinanza di Piacenza». Nel suo saluto finale il presidente Nenna ha avuto parole di apprezzamento per tutti i partecipanti alla simpatica e riuscita iniziativa, visto l’altissimo numero di adesioni, e si è complimentato con i vincitori non mancando di sottolineare il ruolo fondamentale svolto dalla Banca di Piacenza «sia per l’economia, sia per l’offerta culturale del territorio».

LE MOTIVAZIONI

Qui di seguito le motivazioni delle giurie per le opere vincitrici.

Concorso fotografico

Terzo classificato – Giuseppe Balordi

Auschwitz: Ecce Homo XX secolo

“Quale immagine meglio di un campo di sterminio – con la crudeltà che si manifesta in modo così evidente – può rappresentare l’Ecce Homo. La sofferenza, la disperazione, l’annullamento dell’essere umano testimoniano di quanta malvagità l’uomo può essere capace. Negli sguardi dei bambini, spaventati, rassegnati, nella condizione più fragile in cui si può trovare un individuo, ritroviamo l’espressione di Cristo così come raffigurato nel dipinto di Antonello da Messina”.

Secondo classificato – Angelo Carmisciano

Kenosis

“Interessante e ben costruita è l’interpretazione dell’Ecce Homo: il gioco di luci e ombre conferisce all’immagine drammaticità, mentre l’atteggiamento del viso col capo chino mostra un uomo abbattuto e rassegnato al suo destino”.

Primo classificato – Alessandra Podrecca

Nuova vita in Cristo

“Il passo del Vangelo di Giovanni (rappresentato nella fotografia), così intenso e drammatico in cui Pilato dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegna umiliato ai sacerdoti, con la frase “Ecce Homo”, mostra un uomo spaventato, angosciato, abbandonato e disprezzato che sta per essere crocifisso; Gesù muore per gli altri e la debolezza che qui viene espressa svela la forza inaudita di un amore, che nella fotografia di Alessandra Podrecca si esprime attraverso mani di un bimbo, simbolo di purezza e di speranza e quindi di “nuova vita…”.

Concorso di pittura

Terzo classificato – Lucia Caprioglio

Ecce Homo, un solo volto due espressioni: dolore e serenità

“Felice e sapiente il connubio di tecniche e materiali differenti. L’oro di ascendenza bizantina sottrae alla temporalità e all’immanenza la riproduzione dell’Ecce Homo del Metropolitan Museum di New York, scomposta, riassemblata e duplicata così da amplificare la tensione spirituale dell’originale”.

Secondo classificato – Paola Ricchiuti

Ecce Homo-La fonte prima

“Originalissima chiave di lettura, che trasforma i versetti del Vangelo di Giovanni – prima fonte di ispirazione per Antonello – nei protagonisti dell’opera. La parola scritta, ancora prima dell’immagine che suggerisce e ispira, si offre allo sguardo dello spettatore, accompagnata da una piccola corona di spine a mo’ di firma, mentre il supporto argenteo evoca la lucentezza dei capelli inanellati di Gesù e delle sue lacrime”.

Primo classificato – Elena Cavanna

Ferite dinamiche

“Per la sapiente capacità di tradurre il pathos dell’Ecce Homo di Antonello in un’immagine al limite dell’astratto. Le dinamiche e vibranti pennellate – di forte consistenza materica – suggeriscono un volto che si confonde con una croce; i tocchi di colore bianco e dorato traducono, in un brillante e fluido scintillio, le stille di sangue e le lacrime del Cristo”.

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