Da settembre, in Emilia-Romagna, didattica prioritariamente in presenza nelle Università

Tutte le facoltà continueranno a fornire anche la didattica a distanza per gli studenti stranieri o per quelli realmente impossibilitati a seguire le lezioni in presenza

Mascherina e green pass garantiranno a studenti e docenti di potersi ritrovare nelle aule universitarie dell’Emilia-Romagna.

C’è l’accordo, sancito questa mattina da Regione e da tutte le Università emiliano-romagnole, per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza.

Se non si potrà derogare da green pass e mascherina, sul distanziamento di un metro, “raccomandato” dal decreto, si è condiviso che sarà possibile adottarlo soltanto laddove gli spazi degli edifici universitari lo consentiranno, a fronte degli accurati controlli sull’effettivo possesso della certificazione verde da parte di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.

E’ quanto hanno stabilito, nel corso di un incontro on-line tra Regione e Rettori degli Atenei emiliano-romagnoli di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Modena e Bologna, nello spirito del decreto legge del 6 agosto scorso, che prevede appunto l’obbligo di certificazione dell’avvenuta vaccinazione anti-Covid per tutto il personale scolastico ed universitario, e per gli studenti universitari.

Quanto ai controlli, stante il massimo impegno a vigilare sul rispetto della norma, confermato da tutti i Rettori, ogni Ateneo adotterà le proprie modalità.

In ogni caso, tutte le Università continueranno a fornire in modo diverso la possibilità di fruire della didattica anche a distanza, per venire incontro soprattutto agli studenti stranieri o a quelli realmente impossibilitati a seguire le lezioni in presenza.

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