Da una società Usa consistenti finanziamenti ai politici del centrosinistra italiano

La Social Changes, vicina ai Democratici americani , ha contribuito con 315 mila euro alle campagna elettorale per le regionali del 2020, sostenendo anche il presidente Bonaccini con 30 mila euro ed il Pd emiliano romagnolo con 50 mila

C’era un’epoca in cui i finanziamenti all’allora Partito Comunista Italiano arrivavano direttamente dalla Russia. I tempi sono cambiati il PCI non esiste più ed il suo lontano erede, il Partito Democratico, ospita sotto lo stesso tetto oltre agli ex comunisti anche gli ex democristiani, storicamente più vicini agli Stati Uniti d’America.

Sarà forse proprio grazie ai buoni uffici degli scudocrociati se oggi a sostegno del partito di Zingaretti (prima) e Letta (poi) arrivano consistenti fondi da oltreoceano.

Spulciando i bilanci pubblici delle campagne elettorali si scopre ad esempio che, recentemente, in prima fila fra i donatori c’è la Social Changes Inc., una società americana fondata nel 2019 e di cui si sa ancora poco, con sede a Santa Monica (California). Non sono (al momento) noti né i suoi finanziatori né i suoi bilanci ma certamente è molto vicina ai Democratici ed in particolare all’entourage dell’ex presidente Obama. Non per nulla ne è direttore creativo Arum Chaudhary, videomaker di Obama e stratega digitale di Bernie Sanders mentre “stratega principale” è Jessica Shearer, già personaggio chiave nella campagna elettorale di Obama.

Vi lavora anche l’italiano Ludovico Manzoni, esperto di social media, già giovanissimo consigliere comunale a Milano e presidente del comitato elettorale di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.

La società, come recita il sito ha una precisa filosofia «Avviciniamo i migliori professionisti alle battaglie progressiste, con l’obiettivo di rendere i candidati indipendenti e pronti a condurre le prossime campagne in piena autonomia. Social Changes possiede una vasta esperienza nel guidare l’opinione pubblica e raccogliere voti. Dalla pianificazione all’esecuzione, aiutiamo a tradurre principi e idee politiche in tattiche e azioni concrete, dando priorità ai contenuti creativi e a modelli organizzativi vincenti».

Nel 2019 aveva finanziato con 150 mila euro alcuni giovani candidati Pd alle elezioni europee mentre nelle recenti regionali ha notevolmente aumentato il budget sborsando ben 315 mila euro per supportare una ventina di candidati in Emilia-Romagna, Veneto, Liguria e Toscana, molti dei quali risultati vincitori.

Il nome più illustre fra quelli generosamente finanziati è quello di  Stefano Bonaccini, il riconfermato presidente della Regione Emilia Romagna che ha ricevuto 30 mila euro dalla società americana, mentre 50 mila euro sono andati al PD regionale. Del resto a credere in Bonaccini, finanziandone la campagna elettorale sono stati tanti, importanti gruppi, a partire dal colosso delle carni Cremonini (proprietaria di marchi come Rodhouse, Montana, Manzotin), al mondo della ceramica (comparto molto forte a Sassuolo e Casalgrande) a Federfarma Emilia Romagna, alla Plt di Cesena (energia), al gruppo sanitario Garofalo Health Care.

Chissà che questa sua abilità nel convogliare sostenitori importanti sul proprio nome non possa venirgli comodo nei suoi futuri sviluppi di carriera, magari quando e se deciderà di affacciarsi sulla ribalta politica nazionale.

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