Dai liberali piacentini nessuna (espressa) indicazione di voto al ballottaggio

Lo ha deciso la partecipata assemblea di ieri sera, in via Cittadella, a cui erano presenti circa settanta iscritti

Come ci si aspettava, anche dopo la dichiarazione dei “compagni di viaggio” de  La Buona destra, i liberali hanno deciso di non schierarsi nè a favore della Barbieri nè con la Tarasconi. Nei confronti della prima (appoggiata cinque anni fa) si era aperto un gap ormai incolmabile  mentre il centro-sinistra, rappresentato dalla seconda, è culturalmente ed ideologicamente distante dal pensiero enaudiano che ispira le scelte di Cittadella.

L’Assemblea dei Liberali – presieduta dall’avv. Antonino Coppolino e svoltasi nella sede storica di via Cittadella – ha deciso ieri sera “di non dare – come recita l’ordine del giorno approvato – alcuna indicazione di voto per la sessione elettorale di ballottaggio”, delegando peraltro la Presidenza “ad ogni contatto – come si prevede nel dispositivo dell’ordine del giorno – dalla stessa ritenuto necessario e/o opportuno per conseguire comunque il possibile nella difesa dello stato di diritto e del principio di libertà,  come elemento determinante nello sviluppo sia culturale che politico-economico”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità (erano presenti una settantina di iscritti) dopo un nutrito ed effervescente confronto di opinioni, dominato comunque dall’atmosfera creata dallo scambio di note fra la sindaca e Corrado Sforza Fogliani, che proprio prima dell’Assemblea aveva diffuso la propria replica piuttosto severa alle accuse della Barbieri, a proposito della cui condotta sono stati espressi giudizi aspri.

Il documento approvato è accompagnato da premesse non indifferenti, partendo con la presa d’atto dell’”inaspettato risultato positivo conseguito all’impegno elettorale dell’Associazione (8,3%)”, proseguendo con un ringraziamento a “tutti i candidati, i rappresentanti di lista nonché, in ispecie, al nutrito gruppo di giovani che si è speso al proposito e comunque estendendo il ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato a conseguire il risultato in parola”, ma rilevando altresì, prima del dispositivo, “che non vi sono elementi per dare precise indicazioni di sorta, al di là di quelle di partecipare comunque al voto e di favorire il cambiamento verso controllate iniziative di adesione al pensiero liberale”.

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