Dall’assemblea di Alternativa per Piacenza non esce il nome di chi sfiderà la Barbieri

Il 5 gennaio si voterà su quale metodo scegliere per individuare il candidato sindaco

Si fa sempre più lontana la prospettiva di individuare in tempi rapidi il candidato sindaco del centro sinistra. Le varie anime di Alternativa per Piacenza non sono ancora riuscite ad accordarsi sul nome dello sfidante che dovrà tentare di battere Patrizia Barbieri ma non hanno neppure ratificato un percorso che vada bene a tutti per arrivare a questo nome. Se saranno le primarie o se si adotterà un metodo differenze lo si saprà dopo il voto previsto il 5 gennaio prossimo come si apprende dal comunicato diffuso dal ApP.

«Una discussione ampia e partecipata ha contraddistinto l’assemblea Plenaria di Alternativa per Piacenza (ApP) l’alleanza di centrosinistra per le elezioni amministrative del 2022 che nei giorni scorsi ha riunito la sua assise per discutere di come individuare la candiata/o sindaco dopo la proposta di primarie arrivata al Tavolo politico.

Da qui, una discussione densa di contenuti, franca e pacata ha portato le anime del soggetto plurale a confronto, e la sintesi condivisa è arrivata naturalmente: il 5 gennaio è convocata la Plenaria con voto per decidere il percorso che porterà al candidato/a, saranno potenziati nuovi strumenti di partecipazione e viene confermata e rilanciata una base programmatica solida che unisce partiti, movimenti, associazioni e cittadini con l’obiettivo di una politica alternativa a Palazzo Mercanti e non solo.

Gli attivisti di ApP – si è deciso l’altra sera – potranno far arrivare le loro proposte al Tavolo Politico. Questo si riunirà martedì 28 dicembre. Infine, il 5 gennaio 2022, il Tavolo porterà le sintesi al voto finale “per arrivare così in tempi congrui a scegliere la candidatura vincente contro le destre a palazzo Mercanti”. A disposizione i consueti canali di partecipazione già attivi in ApP, a partire dai 4 gruppi di lavoro e dalla casella email [email protected] per far valutare al Tavolo politico tutte le ipotesi in campo. Di certo, se si sceglieranno le primarie come strumento di consultazione popolare, queste saranno celebrate con regole e valori condivisi basati sul lavoro programmatico fatto in questi 12 mesi da ApP.

Gli obiettivi di App sono tre – hanno ricordato in avvio i coordinatori Caterina Pagani e Davide Bastoni – proporre un modo diverso di fare politica coinvolgendo i cittadini e dare loro una concreta possibilità di incidere sulle scelte; unire le forze di centrosinistra ed elaborare una  visione di città che dia risposte ai bisogni, e presentarsi alle prossime elezioni comunali con una proposta credibile e vincente per una discontinuità di governo netta rispetto all’attuale Giunta. Siamo convinti che, per quanto la possibilità di ricorrere alle primarie non sia stata preventivata inizialmente, le modalità con cui decideremo a riguardo saranno coerenti con quanto ci siamo impegnati a realizzare per la città e siamo fiduciosi che la partecipazione attiva e condivisa a questa importante decisione porterà al miglior risultato possibile rispetto agli obiettivi di ApP».

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