Dall’opposizione richieste di chiarimento per la cena del dopo Rigoletto

Alcuni esponenti di centro destra attraverso una richiesta di accesso agli atti chiedono di sapere se vi sia una qualche convenzione fra il Twin Fish e la Fondazione Teatri

La cena “lirica” di venerdì scorso al ristorante Twin Fish rischia di andare di traverso al sindaco di Piacenza Katia Tarasconi. Il locale noto per i suo piatti di mare e soprattutto per il crudo di pesce il Twin Fish era già stato al centro del dibattito politico per via del discusso gazebo esterno, autorizzato dalla precedente giunta Barbieri.

Ora invece è ritornato sotto i riflettori dell’opposizione a causa di una cena organizzata venerdì della scorsa settimana per festeggiare la riuscita edizione del Rigoletto messo in scena al Municipale. Artisti, organizzatori ed esponenti delle istituzioni si sono dati appuntamento in piazzetta Plebiscito per brindare al successo dell’opera. Fra di essi il regista Leo Nucci ed appunto il sindaco Tarasconi (che è presidente della Fondazione Teatri).

Non è al momento noto se il conto sia stato pagato alla romana da ciascuno degli intervenuti o se di esso si sia fatto carico la Fondazione Teatri. Non vi sarebbe nulla di strano se così fosse, visto che è le cene post teatro sono spesso parte integrante dei contratti con gli artisti e rientrano in qualche modo parte nelle spese accessorie al cachet.

Alcuni consiglieri di opposizione fra cui l’ex sindaco Patrizia Barbieri, l’ex presidente della Provincia Massimo Trespidi e gli ex assessori Jonathan Papamarenghi e Federica Sgorbati, attraverso una richiesta di accesso agli atti, vogliono però sapere se vi sia una qualche convenzione che disciplini il rapporto contrattuale fra la Fondazione Teatri ed il ristorante.

Del caso si sta occupando anche un altro consigliere comunale di centro-destra, Sara Soresi (Fratelli d’Italia). La capogruppo di Fratelli d’Italia, in un post scrive « Avrete sicuramente letto della cena che, venerdì scorso, si è tenuta presso il ristorante Twin Fish dopo lo spettacolo del “Rigoletto” con alcuni artisti ed esponenti delle Istituzioni. Ebbene, da quel giorno corrono tante voci secondo cui questa cena sarebbe stata pagata mediante soldi pubblici. Si sa, le voci lasciano il tempo che trovano e non sempre sono veritiere. Per questo, martedì scorso ho presentato richiesta di accesso agli atti per sapere, anzitutto, se la spesa concernente la cena è stata affrontata con risorse comunali o, comunque, provenienti dall’Ente Fondazione Teatri e, secondariamente, per sapere se sia in essere qualsivoglia convenzione tra l’Ente Fondazione teatri e ristoranti/e cittadini ed avente ad oggetto la consumazione degli artisti che si esibiscono nei Teatri piacentini. In caso affermativo, ho chiesto di conoscere il nominativo del ristorante/i. Ovviamente, vi tengo aggiornati sulla risposta».

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