E’ il giovanissimo Davide Garilli, 24 anni, consigliere della Lega, il nuovo presidente del consiglio comunale di Piacenza che subentra a Caruso, dimessosi in seguito all’arresto dei giorni scorsi.
Ad eleggerlo con 19 voti è stata la maggioranza compatta, assente Michele Giardino che non ha preso parte al voto, e lo stesso Garilli che si trova in viaggio negli Stati Uniti.
La minoranza aveva puntato su Sergio Dagnino (M5S) che in qualità di vice aveva assunto il ruolo di presidente nella seduta odierna. Un Dagnino che ha condotto con bravura e preparazione questa seduta fiume durata dalle 16 alle 22.
Giardino ha invece deciso di non prendere parte alla votazione ed ha lasciato l’aula lamentando il fatto che il gruppo mito non è stato coinvolto nella scelta.
Poco prima era stata votata la surroga di Carlo Cerretti di Fratelli d’Italia che è entrato in consiglio al posto di Giuseppe Caruso ma al momento solo a titolo provvisorio, in seguito alla sospensione decisa dalla Prefettura. Caruso non si è infatti dimesso dal ruolo di consigliere ma solo da quello di presidente. Ci si aspettava che le dimissioni potessero arrivare entro la giornata odierna ma così non è stato.
Piacenza in Comune aveva indicato Sergio Dagnino come presidente del Consiglio comunale. “Abbiamo apprezzato il lavoro svolto dal collega Dagnino in questi giorni – ha detto Rabuffi -, uno studioso che si è impegnato per il bene comune sin da quando è arrivato”.
La scelta della maggioranza non è piaciuta a Rabuffi a cui ha rivolto le seguenti parole: “Dimostrate di essere coerenti con voi stessi, perdendo un’occasione di unità”.
Anche il PD aveva indicato Dagnino. “Non avete dimostrato di essere aperti alla minoranza – ha attaccato Cugini -, questa autosufficienza vi ha fatto inciampare diverse volte”. Anche Trespidi sulla stessa linea, ha scelto di votare Dagnino. “Garilli non ha l’autorevolezza necessaria, per questioni anagrafiche, che prevalgano i giochi politici”. Voto a Dagnino anche da Piacenza Oltre.
I Liberali hanno rivendicato un ruolo di responsabilità, ma hanno comunque deciso di votare Garilli.
Il sindaco Barbieri: non mi dimetto
Il sindaco Barbieri, rispondendo indirettamente alla richiesta di Rabuffi espressa poche ore prima, ha dichiarato che non si dimetterà mai, proprio perchè Piacenza ha bisogno di una linea da seguire.
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