PD. Delle Chiaie a Piacenza: Sindaco corresponsabile

Si moltiplicano le prese di posizione della sinistra piacentina contro la serata organizzata presso la Casa delle Associazioni con ospite Stefano Delle Chiaie, storico esponente della destra estrema italiana. Secondo la Cgil: "La città medaglia d'oro della Resistenza non merita quest'onta"

Sono sempre più numerose, fra le fila della sinistra piacentina, le voci che esprimono totale dissenso rispetto alla venuta a Piacenza di Stefano Delle Chiaie, esponente della destra estrema italiana, leader storico di Avanguardia Nazionale, coinvolto in numerose inchieste sull’eversione nera ed accusato dei peggiori crimini, piazza Fontana compresa (ma sempre assolto). Delle Chiaie è atteso nella nostra città per parlare del suo libro, intitolato l’Aquila e il Condor, e pubblicato ormai qualche anno fa. Un volume in cui fornisce la sua versione su alcuni degli episodi più discussi degli Anni di piombo: come la famigerata beffa dei “manifesti cinesi”, il golpe Borghese, la strage del 12 dicembre 1969, i fatti di Reggio Calabria, il piano per sequestrare Aldo Moro, quattordici anni prima che lo facessero le BR. Racconta poi della sua lunga latitanza all’estero, della sua attività politica fra Sudamerica (in Cile collaborò con Augusto Pinochet) , Spagna, Angola e Portogallo.

A far discutere non sono tanto (o non solo) il libro ed il personaggio quanto il fatto che ad ospitare l’incontro (in calendario il 22 marzo, organizzato dal Circolo Culturale Nicola Bombacci) sia una struttura di proprietà del Comune ossia la Casa delle Associazioni.

Il PD ha inviato un comunicato in cui chiama in causa il sindaco Barbieri (che ha prontamente replicato)

PD. Delle Chiaie a Piacenza: Sindaco corresponsabile

“Mi auguro che il Sindaco di Piacenza non voglia essere corresponsabile della venuta a Piacenza di Delle Chiaie mancando di rispetto ai valori in cui un’intera Città si riconosce e favorendo un clima sempre più  preoccupante di scontro ideologico” e il commento del Segretario provinciale del Pd Silvio Bisotti alla vicenda che vede Delle Chiaie ospite di una conferenza in una sede del Comune. La presa di posizione si aggiunge a quella del capogruppo PD in Consiglio comunale Stefano Cugini che in una nota afferma “ Dopo Lorenzo Fiato di Generazione Identitaria (quelli di terra – etnia – tradizione), il Comune di Piacenza disonora nuovamente la sede della casa delle associazioni, che ha una sua storia particolare legata alla ex Arbos e che si trova – non dimentichiamolo – sul terreno di un Comune Medaglia d’Oro per la lotta partigiana.
Questa volta si è alzato ulteriormente il tiro, chiamando a far passerella un pezzo da novanta della peggiore risma fascista quale Delle Chiaie.
Noto che questa amministrazione, mentre non trova il tempo per partecipare alla veglia in memoria dei martiri della strage islamofoba – suprematista di Christchurch, non esita a concedere spazi a chi tanto si intende di xenofobia o a chi di stragi ha abbondante memoria storica.
La giunta avrà senz’altro i suoi motivi politico – ideologici per seguitare con queste marchette a Casa Pound, blocco studentesco e camerati vari, tanto da fregarsene dello spregio continuo alla storia resistente della nostra città.
Spero solo che questo serva a un risveglio delle coscienze. Sarebbe bene che il Sindaco mettesse la parola fine a queste provocazioni. In questo senso, a nome  anche della Segreteria provinciale e cittadina del Partito Democratico, chiedo a Patrizia Barbieri di non nascondersi dietro a questioni formali e regolamentari, stante la gravità del fatto, e di revocare la concessione dell’immobile comunale.  In caso contrario, non vedo quale possa essere il senso residuo della sua presenza sul palco in Piazza Cavalli il 25 aprile prossimo”.

Anche la Cgil ha preso posizione

Delle Chiaie a Piacenza, Cgil: “La città medaglia d’oro della Resistenza non merita quest’onta”

“La Città di Piacenza non può macchiarsi di un’onta del genere. Una città medaglia d’oro per la Resistenza non può far fare “passerella” a una persona che ha infangato a sufficienza i valori alla base della nostra convivenza civile, a partire dalla Costituzione antifascista. La chiamata del fondatore di Avanguardia Nazionale rappresenta un salto di qualità, ovviamente in negativo, del clima che si respira nel paese. E a poche settimane dalla Festa della Liberazione si rischia di incendiare il clima attorno a una manifestazione unificante” così, in una nota, la Cgil di Piacenza per bocca del segretario generale Gianluca Zilocchi interviene sulla presentazione del libro, edito nel 2012, “L’aquila e il condor” di Stefano Delle Chiaie, la cui presentazione, con una tempistica che lascia sbalorditi, è prevista venerdì alla Casa delle Associazioni.

E proprio il luogo in cui si svolgerà l’iniziativa spinge la Cgil a sottolineare come “in questa occasione – si legge nella nota – possiamo vedere emergere il tema della concessione degli spazi pubblici ad associazioni di stampo antidemocratico o fascistoide, per questo chiediamo al sindaco, Patrizia Barbieri, di prendere le distanze da un’iniziativa che appare come uno sfregio rispetto al luogo che dovrebbe ospitarla. Un luogo che rappresenta e rappresenterà quelle lotte operai rappresentate dagli operai della Ex Arbos che nell’antifascismo trovavano vigore e spinta ideale”.

Anche Potere al Popolo ha inviato un comunicato

“Il fascismo non è una opinione, il fascismo è un crimine”

“Potere al Popolo di Piacenza condanna nel modo più deciso il tentativo di un Circolo che porta il nome di una dei criminali gerarchi fascisti di dedicare una serata a Stefano delle Chiaie”.
“A pochi giorni dalla efferata strage nei confronti della comunità islamica neozelandese compiuta nel nome delle stesse deliranti teorie condannate dalla storia, questa iniziativa suona come una sfida ed una provocazione.
Per questo facciamo appello a tutte le autentiche e conseguenti forze antifasciste piacentine perché si mobilitino per evitare a Piacenza, medaglia d’oro della Resistenza questa nuova grave offese e perché in modo unitario chiedano con forza a questa amministrazione, che già in precedenza aveva dato questa sede per una manifestazione” simile  “di non concedere i locali pubblici della Casa delle Associazioni per questa provocazione fascista. Ora e sempre Resistenza”.

Rifondazione Comunista: “Delle Chiaie fuori da Piacenza: Barbieri vergognati”

“Il Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza chiede alla Sindaca Barbieri di riconsiderare la decisione di concedere lo spazio comunale della Casa delle Associazioni al circolo Nicola Bombacci per l’iniziativa dichiaratamente fascista con l’ex di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie. A un camerata che, negli anni ’60 e ’70, si è distinto per l’attività golpista e stragista (partecipò alla riunione all’Hotel Parco dei Principi del 1965 dove si delineò la “Strategia della Tensione”) e l’appoggio alle giunte militari sudamericane, non dovrebbe essere garantito dal Comune stesso uno spazio pubblico in cui fare apologia di un idea che ha seminato solo terrore nel nostro Paese.

La presenza di un fascista come Delle Chiaie infanga la reputazione di una città Medaglia d’Oro per la Resistenza e l’appoggio del Comune è un vero e proprio insulto alle Istituzioni democratiche nate dalla Resistenza. In un momento storico dove i fantasmi del passato tornano prepotenti (recentemente sedi di sindacati, partitti di Sinistra e dell’ANPI sono state attaccate e insozzate con croci celtiche e svastiche come accadde già prima della Marcia su Roma!), come Rifondazione Comunista, pensiamo sia inaccettabile che un sindaco si schieri a favore di chi diffonde solo odio e terrore.

Riteniamo la Sindaca Barbieri direttamente responsabile nell’organizzazione dell’iniziativa e questo dimostra di che stampo sia l’attuale Giunta. È ora di chiamarli con il loro nome, questa è una Giunta amica dei fascisti e tale modalità non dovrebbe avere alcune agibilità politica in un Paese Democratico che ha conosciuto gli orrori della dittatura e della guerra!

La Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Piacenza”

 

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