Deserto il bando per minori in disagio: la riflessione dei sindacati

Alberto Gorra (Fp Cgil Piacenza): “Si chiude una porta e si apre un portone: si valorizzi il ruolo di Asp”

L’intervento in consiglio comunale della consigliera Federica Sgorbati a seguito dell’esito deserto del bando di co-progettazione per interventi a favore di minori in condizione di disagio offre ad Alberto Gorra della Fp Cgil Piacenza l’occasione per alcune brevi riflessioni, di ordine tuttavia opposto a quelle sostenute dall’ex assessore ai Servizi sociali.

«Come FP CGIL – scrive Gorra – condividiamo che la materia oggetto del bando sia prioritaria e strategica per la città, un investimento prima che una spesa per il nostro Servizio Sociale. Tuttavia proprio per la centralità della materia ci sembra che questa sarebbe proprio l’occasione  per valorizzare il ruolo e le competenze di Asp Città di Piacenza, piuttosto che il caso per l’ennesimo affidamento esterno.

Da anni il sindacato sostiene la necessità della gestione diretta delle materie strategiche di interesse pubblico, per offrire lavoro pubblico e servizi di qualità e, contrariamente a molti luoghi comuni, per ridurre e razionalizzare la spesa.

La scelta di promuovere la crescita di Asp come soggetto gestore dei servizi sociali di base è risultata essere in questi anni chiaramente irrisolta, anche per responsabilità e incertezze politiche che hanno coinvolto la stessa ex assessora. Oggi piuttosto occorre trovare una rinnovata determinazione affinchè Asp non sia considerata una zavorra per i conti del Comune di Piacenza, come è sembrato si ritenesse da parte di alcuni, ma una opportunità da cogliere per fare buoni servizi pubblici.

Occorre naturalmente una visione strategica, al fine di ripartire in modo coerente e dialogante le attività del Comune e quelle di Asp, fare  investimenti sul personale, ma ci sono le condizioni per fare bene, a partire dalle capacità degli operatori e delle operatrici che lavorano per Asp Città di Piacenza. I margini di sviluppo per Asp in progettazioni come questa o altre analoghe sono evidenti».

 

Auspichiamo quindi un cambio di passo e, per dirla con la saggezza popolare, diciamo: si chiude una porta e si apre un portone.

 

Alberto Gorra – Responsabile funzioni locali FP CGIL Piacenza

 

 

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