Dialoghi sul futuro dell’auto nella due giorni di “Cultura e Motori”

Un ciclo di incontri e analisi che hanno toccato non solo la sfera dell’inquinamento e della sostenibilità ma che ha spaziato anche sui temi sociali e di design del mondo dell’auto

Che direzione può prendere e prenderà l’automobile? Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca e Politecnico di Milano hanno provato a rispondere nella due giorni di “Cultura e Motori” appena conclusasi. Un ciclo di incontri e analisi che hanno toccato non solo la sfera dell’inquinamento e della sostenibilità ma che ha spaziato anche sui temi sociali e di design del mondo dell’auto.

La prima conferenza, dal titolo “Maserati: la tradizione motoristica”, è stata tenuta dall’ingegner Stefano Tonietto, responsabile del progetto del motore Nettuno, arrivato a Piacenza direttamente dalla sede di Modena con una fiammante Maserati MC20, gioiello della casa del Tridente. Il motore Nettuno rappresenta l’ultimo anello dell’evoluzione motoristica della casa automobilistica modenese, figlio di uno sviluppo piuttosto rapido che ha potuto contare su sofisticate tecniche di fluidodinamica computazionale che hanno permesso di ottimizzare le soluzioni adottate con simulazioni molto realistiche precedendo la successiva fase l’attività di tuning al banco prova motore.

Nella seconda parte del pomeriggio il professor Angelo Onorati, docente del Dipartimento Motori del Politecnico di Milano, ha trattato il tema “Il motore e combustione interna oggi e domani”. I campi di sviluppo del motore tradizionale sono ancora molto ampi e promettenti per una mobilità futura che sarà “anche” elettrica. I combustibili sintetici (E-fuels) e di derivazione vegetale (bio-fuels) aprono ulteriori prospettive di sviluppo. Piuttosto emblematico un dato: l’Europa ha premuto l’acceleratore sull’auto elettrica, ma anche se si raggiungesse nel 2035 il traguardo del 50% delle automobili circolanti a batteria, la riduzione globale delle emissioni di anidride carbonica CO2 sarà pari allo 0,5 %.

Erano presenti l’ing. Alessandro Piccone, responsabile progettazione motori Alfa Romeo e FIAT, l’ing Roberto Boni di Quattroruote, Maria Paola Stola, dell’omonima carrozzeria, l’ing. Filippo Perini, designer piacentino che ha disegnato le più sportive Alfa Romeo e Lamborghini.

Esiste un’auto ad emissioni zero? È stato senza dubbio questo l’interrogativo che ha aperto la seconda giornata di lavori introdotta dal relatore, ing. Michele Monno. L’ing. Giovanni Groppi (responsabile attività culturali del CPAE) ha aperto il sabato raccontando dell’ingiusta demonizzazione del diesel illustrando anche alcuni paradossi dell’abbattimento degli inquinanti correlati ad un calo di efficienza del motore. Interessante anche la chiave di lettura sulle emissioni “indirette” dei motori elettrici, strettamente correlati alla modalità di produzione dell’energia elettrica stessa.

Il focus si è poi spostato su una lettura più tecnica, fornita dall’ing. Tommaso Lucchini. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i carburanti non derivanti da colture ad uso alimentare (HVO) e i combustibili sintetici (E-fuels). Piuttosto interessanti anche le digressioni sull’evoluzione delle batterie – tra i fattori più critici dell’elettrico – ed un’analisi sulle emissioni “Well to Whell” e “Lifecycle”.

L’onore di chiudere gli interventi è toccato all’ing. Giorgio Gamberini (Italdesign). Qui il focus si è spostato sull’evoluzione del concetto di auto per le nuove generazioni e sui conseguenti impatti riguardanti non solo il design e la concezione dell’automobile ma anche sulla valenza sociale della stessa. Passione e design possono ancora andare d’accordo con la sostenibilità? La risposta è indubbiamente sì.

A tenere banco non soltanto le conferenze ma anche le auto che hanno fatto mostra di sé nel cortile della sede piacentina del Politecnico. Oltre alla Maserati MC20 ed altre storiche realizzazioni della casa del Tridente, prossima protagonista alla Vernasca Silver Flag – tra le quali una 3500 Touring la monoposto da competizione 6 CM 1938 – presenti una Nissan GTS50 by Italdesign ed il concept della Covini C6W 2008, auto a 6 ruote realizzata da Covini Engineering.

Ai lavori hanno partecipato diversi studenti del Politecnico e del Liceo Artistico Cassinari che hanno esposto i lavori correlati all’ultimo contest della Silver Flag.

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