Dibattito sulla cannabis di Sant’Ilario: “si addensano nubi” sui contestatori

Non cenna a quietarsi la vicenda dell’incontro che si è tenuto lunedì scorso in Sant’Ilario intitolato l’Erba della Morte: la cannabis. Una serata organizzata dagli assessori leghisti Polledri e Zandonella, che ha visto la massiccia presenza di contestatori, in particolare riconducibili a Controtendenza.

Si è infatti appreso che l’amministrazione di Piacenza avrebbe dato mandato all’avvocatura comunale di valutare se vi siano elementi per segnalare quanto accaduto all’autorità giudiziaria.

In realtà alla serata erano massicciamente presenti agenti e funzionari della Digos che hanno ripreso e fotografato i momenti più tesi e che invieranno una relazione alla procura della Repubblica.

Che la contestazione sia stata strabordante e probabilmente, nei modi, anche poco antidemocratica è un dato di fatto ma è difficile immaginare che possa ravvisarsi un qualche reato. Sarà comunque la magistratura a deciderlo.

Intanto sulla vicenda interviene il PD con un comunicato a firma della segretaria del circolo città di Piacenza, Annalia Reggiani.

«Con riferimento all’esito del convegno “l’erba della morte”, spiace leggere le parole dell’assessore Polledri che, annuncia pubblicamente indagini della Digos per “punire” i responsabili delle contestazioni.
Se legittimo   è esprimere le proprie valutazioni sull’opportunità o meno delle manifestazioni di dissenso verificatesi durante il convegno, così lo è  anche giudicare inopportuna, scientificamente non corretta e  in realtà squisitamente politica  l’iniziativa del Comune;  sicuramente anticostituzionale è invece condannare le grida, i fischi e gli applausi ironici, le ” bolle di sapone”  con cui liberi cittadini hanno risposto. La libertà di parola, la stessa che ha concesso all’assessore comunale , al Senatore Pillon e agli altri soggetti relatori di esprimere la loro visione, deve necessariamente consentire in un paese libero come il nostro a chiunque di manifestare con qualsiasi modalità (ad eccezione che con  insulti o violenza, sempre vietati)  il proprio dissenso. Non ignorando semplicemente il convegno, come suggerisce l’assessore, ma proprio partecipandovi ed esprimendo ad alta voce la propria contrarietà.
Questo principio è alla base di uno stato democratico e preoccupa molto che proprio chi dovrebbe rappresentare lo stato a livello locale non lo tenga nella massima considerazione.»

Annalia Reggiani
Segretaria circolo PD città di Piacenza

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome