Dichiarata fallita la Contardi srl di Fombio. Saranno oltre 250 gli immobili messi all’asta

L'azienda era pesantemente indebitata con le banche. Si teme che la messa al'asta dell'ingente patrimonio immobiliare causi una caduta dei prezzi in tutto il basso lodigiano e nelle zone limitrofe. La sentenza depositata ieri in tribunale a Lodi

Fallita la Contardi di Fombio

La codognese Contardi srl, con sede a Fombio (in via Boccaserio 30), era una fra le più importanti aziende edili del basso lodigiano ma, a fronte della perdurante crisi del mercato immobiliare, non è riuscita a ristrutturare il suo debito nei confronti delle banche e da ieri è ufficialmente fallita.

E’ stata infatti depositata, presso il tribunale di Lodi, la relativa sentenza con cui è stato nominato il curatore fallimentare, il dottor Valcarenghi, mentre giudice delegato è la dottoressa Flaviana Boniolo.

La prima udienza per l’esame dello stato passivo si terrà il prossimo 11 marzo 20202.

Un crack che rischia di generare un ulteriore effetto domino con la futura immissione sul mercato (attraverso aste fallimentari) degli oltre 250 immobili che fanno parte del patrimonio della Contardi e dei suoi soci.

Non è difficile immaginare le conseguenze che questa “overdose di mattoni” potrà avere sui prezzi delle case di tutta la zona (confinante con la nostra provincia), oltretutto a fronte della perdurante stagnazione delle compravendite.

Con pochissima lungimiranza, a partire dal governo Monti, le case in Italia sono state utilizzate come bancomat dal fisco con un gettito di circa 40 miliardi di euro all’anno (a cui vanno aggiunti ulteriori 10 miliardi di Tari). Quello che era stato per decenni un bene rifugio per le famiglie ora è diventato un “peso” – spesso insostenibile – ed ha innescato fallimenti a catena in tutto il settore, con conseguenti perdite di posti di lavoro.

Questo ovviamente al netto degli errori strategici con ogni probabilità compiuti dal management dell’azienda.

La Contardi era pesantemente esposta con le banche e nel 2014 aveva sottoscritto con le aziende creditrici (Credit Agricole, Intesa, Popolare di Sondrio, Ubi, Mediocredito e Banca Centropadana) un accordo per la ristrutturazione del debito da compiersi in un arco temporale di sei anni.

Nel 2018 però Banca Centropadana aveva autonomamente deciso di recedere dall’accordo imputando all’azienda una serie di inadempienze. A quel punto la Contardi aveva presentato un’istanza di concordato preventivo al tribunale di Lodi ed aveva proposto alle banche creditrici un piano pluriennale di liquidazione del patrimonio aziendale, piano accettato dagli altri istituti di credito ma che non aveva invece avuto il via libera dalla Banca Centropadana.

Alla fine si sono dunque aperte le porte della procedura fallimentare e la conseguente prossima vendita all’asta degli immobili.

La Contardi ha pubblicamente criticato la banca per questa scelta mentre l’istituto di credito lodigiano (che sarebbe esposta sul fronte Contardi per oltre 20 milioni di euro) non ha al momento commentato la vicenda.

(Foto dal sito della Contardi srl)

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