Didattica a distanza al 75% alle superiori. Le scuole si muovono in ordine sparso ma arriva l’ordinanza regionale

Il Dpcm Conte aveva creato un discreto caos interpretativo negli istituti superiori: dal 29 ottobre tutti dovranno adeguarsi alla didattica a distanza. Mascherine consigliate nelle elementari e medie. Test rapidi in farmacia anche per insegnanti e personale Ata

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Si pone finalmente rimedio al caos generato dal Dpcm del governo Conte sul fronte delle scuole superiori. Fra ieri ed oggi è stato un susseguirsi di contraddittori avvisi agli studenti ed alle famiglie sulle bacheche dei registri elettronici di vari istituti piacentini.

Il tutto a causa di un testo, quello del decreto, non chiaro e non immediatamente interpretabile.  Ed infatti ieri sera era arrivato un inequivocabile chiarimento del ministero firmato dal capo dipartimento Marco Bruschi “per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, la soglia minima di erogazione dell’attività in didattica digitale integrata è incrementata ad almeno il 75%, anche qualora le ordinanze regionali rechino un limite inferiore, fermo restando che per le scuole dell’infanzia e le istituzioni scolastiche del primo ciclo l’attività didattica è resa in presenza”.

La circolare dettava anche le tempistiche mettendo come limite ultimo per applicare la disposizione del Governo la giornata di martedì 27 ottobre “In considerazione della necessità di disporre del tempo sufficiente ad adeguare l’organizzazione didattica alle misure del predetto DPCM, le istituzioni scolastiche provvedono all’adozione degli atti conseguenti
nella giornata del 26 ottobre 2020, con efficacia dal giorno successivo”.

Domani dunque tutte le scuole superiori avrebbero dovuto già aver modificato gli orari e predisposto la didattica in presenza al 15%, il resto in remoto. Ad aver subito cambiato gli orari c’è ad esempio il Liceo Colombini che ha pubblicato sul proprio sito il calendario delle lezioni in presenza conforme alle nuove regole. Altri istituti invece domani faranno ancora lezioni in classe secondo le “vecchie” regole per conformarsi al Dpcm nei giorni successivi.

A sgombrare il campo da ogni dubbio, in serata, è arrivata l’ordinanza alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in vigore da domani, 27 ottobre, e fino al prossimo 24 novembre.

La Regione dunque recepisce il nuovo Dpcm del Governo che alza al 75% la percentuale minima di didattica a distanza alle scuole superiori. Anche in Emilia-Romagna, quindi, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, statali e paritari, adottano la didattica digitale integrata complementare alla didattica in presenza per gli studenti dei percorsi di studio e per gli iscritti ai percorsi di secondo livello dell’istruzione degli adulti, con criteri di rotazione fra le classi o fra gli studenti all’interno delle classi per non meno appunto del 75% delle attività.

L’ordinanza oltre a raccomandare l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime e quinte, rispettivamente alle prese col primo anno e con l’anno dell’esame di Maturità, precisa che andrà garantito il diritto alla didattica in presenza agli alunni con disabilità.

Entro 2 giorni dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, le istituzioni scolastiche definiscono in autonomia le modalità di attuazione della didattica a distanza prevista.

L’orario di ingresso alle lezioni verrà definito in seguito a un incontro del Coordinamento regionale e locale sulla scuola, così come definito dal Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (il cosiddetto “Piano scuola”).

Inoltre, nell’ordinanza è “fortemente raccomandato” l’utilizzo della mascherina in aula all’interno di tutte le classi della scuola primaria di secondo grado (elementari) e della scuola secondaria di primo grado (medie) – dove è confermata la modalità in presenza in aula per tutti gli studenti – e secondo grado (superiori).

“Manteniamo il 25% di didattica in presenza, il massimo possibile dopo il decreto del Governo- afferma l’assessore alla Scuola e Università, Paola Salomoni-. In Emilia-Romagna abbiamo voluto con forza la riapertura delle scuole, definendo linee guida con le rappresentanze sociali poi riprese dal Governo in quelle nazional. Abbiamo anticipato il ritorno in aula il 14 settembre, potenziato i trasporti con 21 milioni di euro, per circa 400 autobus e quasi 7 milioni di chilometri di servizio aggiuntivi, e mantenuto la didattica in presenza in tutte le nostre scuole fino ad oggi, che è sempre stata la priorità per noi. Il Governo ha deciso di alzare la didattica a distanza fino alla soglia minima del 75%, quando noi, insieme alle altre Regioni, avevamo proposto di non prevedere quote minime, lasciando ai territori la possibilità di introdurla o meno, a seconda delle criticità presenti. La comunicazione di ieri del ministero dell’Istruzione ci costringe ad accelerare i tempi e già oggi recepiamo il Dpcm, introducendo quindi la soglia minima possibile, quella del 75%, cercando insieme alle autorità scolastiche di salvaguardare il più possibile le lezioni in presenza delle classi e delle prime in particolare e il diritto degli studenti con disabilità a seguire le lezioni. Ci siamo confrontati con i sindacati e l’Ufficio scolastico regionale e continueremo a farlo nei prossimi giorni- chiude Salomoni- per garantire il diritto allo studio e la sicurezza, di ragazzi e ragazze e di chi nella scuola lavora. Per questa ragione, nella Giunta di oggi, abbiamo scelto di aprire ai test rapidi e gratuiti presso le farmacie anche al personale scolastico, oggetto di uno screening specifico lo scorso mese di settembre”.

Formazione professionale: garantita l’attività laboratoriale

Per ciò che riguarda la formazione professionale, per garantire l’erogazione delle attività pratiche e laboratoriali che contraddistinguono l’offerta, possono proseguire in presenza i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IFP) approvati dalla Regione e realizzati dagli Enti di formazione professionali accreditati. Le attività teoriche d’aula si svolgono ricorrendo anche alla didattica digitale integrata modulando ulteriormente, dove necessario, la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni e dei gruppi classe.

Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio che prevedano trasferte, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dagli Enti di formazione professionale accreditati, fatte salve le attività di stage/tirocinio curricolare.

Anche in questo caso, è fortemente raccomandato l’utilizzo della mascherina all’interno di tutte le classi.

Estesi i test sierologici rapidi direttamente in farmacia

In riferimento alla possibilità di effettuare test diagnostici rapidi per la ricerca degli anticorpi anti-Covid, vengono estesi agli studenti dei percorsi di IeFP, al personale scolastico delle scuole, di ogni ordine e grado, e dei servizi educativi 0-3 anni, al personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP, oltre che ai nonni degli studenti che, pur non conviventi, partecipano all’accudimento degli stessi. A tali soggetti, beneficiari su base volontaria, si applicano le medesime modalità già previste dall’accordo con le associazioni delle farmacie pubbliche e private convenzionate.

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