Il direttore del TG2 alla cena dei Liberali: “i corpi intermedi sono la cinghia di trasmissione della società»

«Quando mi si domanda come la penso politicamente non mi rifugio mai nella frase, tanto cara agli ipocriti, che sono super partes. Mi considero un liberal-conservatore. Una parola, quest’ultima, mal digerita dal nostro lessico. Dovete sapere che deriva dall’antichissima lingua indoeuropea ed indicava, nelle tribù nomadi, coloro che erano di guardia al fuoco, tenuto acceso per tenere lontano gli animali selvatici. Il fuoco rappresenta i valori. Quindi un conservatore è un custode di valori, primo fra tutti la libertà, il primo dei beni che ci viene donato come diritto naturale. La nascita dello Stato moderno nel ‘600, infatti, si è resa necessaria per darsi una forma di organizzazione sociale, ma si dimentica che i diritti naturali sono anteriori a quelli dello Stato, che essendo smemorato opprime le libertà individuali. L’autore a me più caro è Alexis de Tocqueville, che sottolineava il grande valore dei corpi intermedi. Bene, noi siamo i corpi intermedi, cinghia di trasmissione senza la quale la società non va da nessuna parte».

Così Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 Rai, si è rivolto ai commensali che hanno gremito il salone del ristorante Olympia di Niviano, dove si è tenuta la tradizionale cena dei Liberali Piacentini, che il giornalista ha ringraziato, in particolare nella persona di Corrado Sforza Fogliani, per l’invito ricevuto, sia alla serata conviviale sia, nel tardo pomeriggio, all’incontro a Palazzo Galli dove è stato presentato il suo ultimo libro sul leader cinese Xi Jinping.

La serata era stata aperta dal presidente dell’Associazione Antonino Coppolino; prima di iniziare la cena è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del socio Bruno Ferrari, mancato nei giorni scorsi. Tra i presenti numerosi sindaci e amministratori pubblici della provincia, il vicesindaco di Piacenza Elena Baio e alcuni candidati alle elezioni regionali di domenica 26 gennaio: Fabio Callori, Gianfranco Tagliaferri e Gloria Zanardi (Fratelli d’Italia), Valentina Stragliati della Lega, Leonardo Bersani, Marcello Minari, Simona Traversone e Maria Rosa Zilli (Forza Italia).

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