Domani nuova protesta degli abitanti di via Marinai d’Italia. Il consigliere Giardino propone l’installazione di telecamere

Dopo la manifestazione di martedì e la replica dell'amministrazione comunale gli abitanti del quartiere domani scendono nuovamente in strada per chiedere più sicurezza. Il consigliere Giardino interviene con alcune idee

Si terrà domani, sabato 11 luglio, la manifestazione indetta dal Comitato “Rete” – Case Popolari e dai residenti di via Marinai d’Italia per chiedere maggiore sicurezza e un argine contro il degrado. Si tratta del secondo presidio nel giro di pochi giorni e fa seguito a quello svoltosi martedì scorso, a nemmeno 24 ore dall’ennesimo rogo doloso ai danni dello scooter di un inquilino degli alloggi ERP. L’appuntamento di domani è fissato per le 18.30.

La presa di posizione del Comitato “Rete” 

Il presidente del Comitato “Rete” Manuel Radaell aveva parlato della totale assenza di contromisure volte a contrastare i criminali. “Sono stati due mesi – aveva dichiarato – di relativa calma per la zona, grazie anche al fatto che gli androni erano stati sgomberati da rifiuti ingombranti e bidoni sotto la nostra pressione. Sempre su nostra richiesta, erano state finalmente rimosse le auto abbandonate dai box sotterranei. A nome di tutto il comitato, esprimo la mia piena solidarietà al proprietario del mezzo, con il quale ho avuto modo di parlare stamattina. Un anziano signore che abita nel palazzo da poco, era veramente affranto e già non vede l’ora di trovare già un’altra sistemazione”.

La risposta dell’amministrazione comunale

A stretto giro aveva risposto l’amministrazione comunle di Piacenza che si era sentita chiamata in causa.

“Comprendiamo appieno il disagio e le legittime richieste dei residenti di via Marinai d’Italia, ma non possiamo in alcun modo accettare le accuse di indifferenza rivolte all’Amministrazione comunale dal presidente del Comitato Rete – Case Popolari, con il quale abbiamo avuto diversi incontri di cui l’ultimo in videoconferenza, insieme all’assessore Mancioppi, non più tardi del 25 giugno scorso”. La precisazione arriva dagli assessori ai Servizi Sociali e alla Sicurezza, Federica Sgorbati e Luca Zandonella, che ricordano come non sia mai venuta meno “l’attenzione del Comune alla risoluzione dei problemi che riguardano la zona della Farnesiana e, in particolare, i complessi edilizi in questione. Abbiamo, infatti, valutato tutte le segnalazioni del Comitato, procedendo anche, in breve tempo, a interventi concreti e lungamente attesi”.

Il riferimento è all’ordinanza del sindaco Patrizia Barbieri che ha consentito, rimarca l’assessore Zandonella, “di porre fine a una situazione di degrado non più tollerabile, portando alla rimozione delle cinque auto abbandonate nei parcheggi sotterranei degli immobili di via Marinai d’Italia, ripetutamente oggetto di atti vandalici. Due veicoli sono stati spostati dai proprietari dopo le contestazioni elevate dalla Polizia Municipale, mentre gli altri tre, a fronte del mancato riscontro da parte dei titolari, sono stati prelevati il 30 giugno e destinati alla demolizione, perché classificati come rifiuti ambientali”.  

“Io stessa – aggiunge l’assessore Sgorbati – mi sono recata personalmente in via Marinai d’Italia nel pomeriggio del 25 giugno, dopo la riunione in videoconferenza con il presidente del Comitato, perché volevo rendermi conto delle urgenze da risolvere. Sono stata accolta da un gruppo di residenti, che in un costruttivo clima di collaborazione mi ha mostrato alcune criticità su cui ho immediatamente condiviso, con il direttore di Acer, la documentazione fotografica per le verifiche del caso. Insieme ai colleghi di Giunta, come ho spiegato proprio in quell’occasione agli abitanti, stiamo valutando il coinvolgimento dei volontari di cittadinanza attiva per favorire maggiore pulizia e decoro, ma occorrono alcune verifiche sulla fattibilità del progetto”.

Sono stati inoltre forniti i chiarimenti richiesti in merito alle aree condominiali in cui, su indicazione di Iren, possono essere collocati i contenitori per i rifiuti.

“Spiace constatare – concludono Luca Zandonella e Federica Sgorbati – che il presidente del Comitato rilasci dichiarazioni che non rispondono al vero riguardo al dialogo con l’Amministrazione, pur avendo espresso, in occasione degli incontri avuti, riconoscenza e soddisfazione per l’attenzione ricevuta.  Noi restiamo convinti che la polemica fine a se stessa non sia certo la strada da seguire per dare, ai residenti della Farnesiana e di via Marinai d’Italia, le risposte di cui necessitano”.

L’intervento del consigliere comunale Michele Giardino

Oggi sulla vicenda interviene anche il consigliere del gruppo misto Michele Giardino

“Ho letto con dispiacere la protesta dei residenti di Via Marinai d’Italia che, dopo l’ennesimo episodio di incendio appiccato da ignoti ai danni di un motorino (e, in precedenza, di auto e di cassonetti rifiuti), hanno manifestato energicamente in strada, chiedendo alla Giunta maggiore attenzione sul fronte della sicurezza.

Ho letto con parziale soddisfazione la risposta con cui gli assessori Zandonella e Sgorbati hanno respinto le accuse di indifferenza rivolte all’Amministrazione. Parziale, perché trovo che le lamentele che i cittadini sollevano non siano mai fini a se stesse.

È certamente apprezzabile la rimozione, dai sotterranei dei palazzi della via citata, delle carcasse delle cinque auto vandalizzate. Così come apprezzabile è sapere del coinvolgimento dei volontari di “Cittadinanza attiva” per il presidio della zona in questione.

Eppure, la domanda che viene spontanea è la seguente: perché non installare, innanzitutto, delle telecamere di sorveglianza degli spazi pubblici, come accade in molte città della nostra Penisola, per tenere sotto controllo le zone maggiormente segnate da conflitti sociali?

Dirò di più. Nella relazione al bilancio consuntivo 2019 pubblicato da Acer sul proprio sito, qualche giorno fa, si legge: “Le sempre maggiori problematiche, che si riscontrano per mancanza dell’osservanza di regolamenti, hanno reso necessario interventi onerosi per cercare di mantenere la tensione sociale ad un livello accettabile. A questo proposito, è stato avviato un progetto con il Comune di Piacenza che prevede l’installazione di 130 telecamere nei quartieri ERP a maggior tensione sociale”.

Mi sarei aspettato che la replica degli assessori enfatizzasse questo progetto e puntasse soprattutto sulla sua rapida realizzazione, quanto meno nella zona di Via Marinai d’Italia. Credo che una misura del genere possa andare nella direzione di quanto richiesto dai cittadini che hanno protestato”.

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