Dopo 68 anni la statua di Santa Maria di Campagna in processione, per invocare la pace

Ripreso idealmente il cammino di fede iniziato lo scorso 11 marzo,in piazza Cavalli, con la preghiera silenziosa. Il vescovo Cevolotto ha detto «la pace conviene sempre, con la guerra tutti perdono!»

Dopo 68 anni la statua di Santa Maria di Campagna è uscita dalla Basilica ed è tornata in processione, per accompagnare un’invocazione collettiva a favore della pace.

«Oggi – ha detto il vescovo Adriano Cevolotto – riprendiamo idealmente quel cammino di pace che avevamo iniziato lo scorso 11 marzo, insieme alle altre confessioni religiose, e che ci aveva condotto dalla chiesa di Sant’Antonino in piazza Cavalli. Questa volta ripartiamo dalla stessa piazza verso la Cattedrale».

Era l’ormai lontano 1954 quando la statua lignea venne portata per le vie della città ma nella sua storia, per quanto si ricordi, non era mai approdata in cattedrale. Dunque quella odierna è una prima assoluta che simboleggia l’importanza di questa preghiera fissata nella giornata del 13 maggio, quando si ricorda l’apparizione mariana di Fatima nel 1917 negli anni della prima guerra mondiale.

«E’ un evento eccezionale – ha detto il Vescovo – che avviene in un periodo storico eccezionale e che unisce simbolicamente le due chiese, la Cattedrale e la basilica di Santa di Campagna – nell’anno in cui si celebrano due Giubilei, rispettivamente 900 e 500 anni dalla loro fondazione».

La statua di Santa Maria portata oggi in processione è in realtà una copia lignea realizzata molti anni fa a Ortisei. L’originale è di tiglio ed è scavata all’interno e per questo molto più leggera ed adatta ad essere portata in processione. La copia è invece di legno massiccio e per il suo peso ondeggia con grande facilità. Per questo è stato usato un carretto per portarla in processione fino al Duomo e solo per l’ingresso in cattedrale è stata sollevata da alcuni robusti seminaristi e sacerdoti.

Monsignor Cevolotto ha lanciato un nuovo appello per la pace «La pace conviene sempre, conviene a tutti. Con la guerra tutti perdono!».

E’ stata invocata l’intercessione di Maria Regina della pace per la riconciliazione tra i popoli.

Il Duomo era gremito in ogni ordine da tanta la gente comune e anche da qualche giovane. Fra le autorità il sindaco Patrizia Barbieri, accompagnato dall’assessore Sgorbati e dall’assessore Papamarenghi ed il candidato sindaco Corrado Sforza Fogliani.

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