Le classifiche sulla qualità della vita sono figlie di dati statistici e non sempre riescono a fotografare alla perfezione lo stato dei fatti.
Certo è però che Piacenza va sempre peggio e quest’anno perde ben ulteriori 14 posizioni nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita e precipita al trentottesimo posto mentre, per restare in Emilia, Bologna risulta sesta, Parma dodicesima, Reggio Emilia diciannovesima, Modena ventiquattresima. Con buona pace dei tifosi calcistici riusciamo ad essere sotto di un gradino anche alla vicina Cremona che si classifica trentasettesima recuperando 22 posizioni rispetto al 2020.
Insomma, dopo l’albero decorato dall’uomo Ragno (forse in onore dell’imminente uscita del nuovo Spiderman) ad andare storti all’amministrazione Barbieri questa volta sono i numeri, qualcuno dirà impietosi o qualcun’altro ingenerosi. Numeri che sono però in linea con quelli della similare classifica di Italia Oggi.
A piazzarsi prima è invece Trieste, in salita di quattro posizioni, seguita da Milano, Trento, Aosta, Bolzano, Bologna, Pordenone, Verona, Udine, Treviso. Insomma il nordest domina la classifica del Sole, mentre in coda si trovano città del sud: ultima (107) Crotone, Foggia e poi Trapani, Vibo Valentia, Caltanisetta, Catania, Reggio Calabria, Caserta, Taranto, Siracusa e Messina.
Come si diceva i numeri danno indicazioni e niente più, il tutto con buona pace di chi, come una signora di Foggia (città penultima in classifica), ospite della sorella a Piacenza in questo periodo pre-Natalizio, è dovuta venire nella nostra città per farsi rubare il portafogl dalla borsa (sottrattole in un negozio) cosa che a casa non le era mai capitata in tanti anni e che, nella sua piccolezza statistica, magari l’anno prossimo di farà perdere qualche altra posizione!