Il dottor Gelicidio – Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare il meteo

Qualche inverno fa, quando i Pokémon erano ancora 151 e non c’erano parigine per la città ebbi finalmente modo di comprendere come il ghiaccio potesse fare a pugni con l’attrito e magari con il mio grande gluteo.

Quel giorno, appena sotto Natale, vidi vecchi e bambini cascare a terra in capitomboli più o meno arzigogolati. Semplicemente non si stava in piedi. A nulla valevano gli scarponcini della Timberland strappati agli ultimi saldi.

All’epoca si diceva «A ghè al giass par terra», oggi la meteorologia ha coniato il termine «gelicidio» per descrivere quel fenomeno in cui la pioggia gela a contatto con il terreno creando così una pista di pattinaggio con ingresso gratuito e scivolata (quasi) assicurata.

Suona parecchio male, forse anche più di “bombe d’acqua” ma a quanto sembra Piacenza sarà interessata da un gelicidio tra la notte di domenica e la mattina di lunedì. Soltanto qualche fiocco quindi e tanta pioggia ghiacciata: il momento peggiore per organizzare una guida con l’autoscuola.

Aumenteranno quindi esponenzialmente le possibilità di catturare Articuno su Pokémon Go, sono già aumentati i commenti di chi si chiede quanto sia fondata la seconda allerta meteo invernale dopo quella che aveva previsto, non più di due settimane fa, una “spanna” di neve anche in città.

Alla fine due gocce ed il sole che aveva fatto capolino tra le nuvole. In questi giorni finirà con temperature sopra i 15 gradi e primavera fuori stagione? All’Istituto Alberoni l’ardua sentenza. Intanto, mentre fuori, pian piano, fiocca, una manciata di sale sul cortile di casa non guasta.

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