Dpcm: Confedilizia scrive a Conte e Gualtieri

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, in merito all’annuncio del Governo di prevedere, per le attività soggette a restrizioni, un credito d’imposta per gli affitti, limitatamente ai mesi di ottobre e novembre, e l’esenzione della seconda rata dell’IMU.

“Quanto al primo intervento – si legge nella lettera – confidiamo che il Governo voglia investire maggiormente su questa misura, che insieme a Confcommercio – già prima della nuova ondata di contagi e di conseguenti provvedimenti restrittivi – avevamo chiesto di estendere sino a fine anno, senza interruzioni, per tutti. Del resto, l’aggiunta di un mese disposta con il ‘decreto agosto’ ha determinato un impegno finanziario che si limita allo 0,4% dell’intero provvedimento (meno di 100 milioni rispetto a 25 miliardi). Le ulteriori restrizioni dettate dal nuovo d.p.c.m. aggravano pesantemente la situazione, mentre alcuni mesi (luglio, agosto e settembre) rimarrebbero scoperti e, se ben comprendiamo, le attività commerciali non toccate direttamente si fermeranno ai quattro mesi di credito d’imposta”.

“Con riferimento all’IMU – prosegue la missiva – auspichiamo che questa sia l’occasione per introdurre una misura che Confedilizia suggerisce da molto tempo: l’eliminazione dell’imposta sugli immobili sfitti, che si rivela sempre più un onere insostenibile da parte di chi già deve sopportare l’assenza di reddito”.

“Analogamente – si legge ancora nella lettera – consideriamo ormai ineludibile la rimozione dal nostro ordinamento della norma che impone di sottoporre a tassazione reddituale (Irpef) persino i canoni di locazione non percepiti dai proprietari: situazione nella quale, purtroppo, si trova un sempre maggior numero di locatori”.

“Rimane poi – conclude il Presidente di Confedilizia – il problema dell’assenza di qualsiasi forma di ‘ristoro’ nei confronti dei tanti proprietari-locatori che hanno visto il proprio reddito venire a mancare per assenza di inquilini (si pensi ai turisti e agli studenti) o per situazioni di morosità negli affitti di lunga durata. Per nessuno di loro, infatti, sono stati previsti sgravi (e neppure rinvii) dell’Imu”.

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