Energie rinnovabili, i vantaggi del fotovoltaico: la situazione nella Penisola

Oggi si sente spesso parlare di energie rinnovabili, un argomento sulla cresta dell’onda, in vista dei piani per la neutralità energetica mondiale (prevista entro il 2050). In sintesi, emerge la necessità per gli stati di adeguarsi alla decarbonizzazione, abbracciando le fonti di energia pulita e inesauribili come il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse, il geotermico e l’idroelettrico. L’Italia ha anch’essa avviato il processo di decarbonizzazione, e la quota di energia coperta dalla produzione rinnovabile è in costante aumento, soprattutto se si parla del fotovoltaico. E noi oggi approfondiremo proprio quest’ultimo.

Tipologie di impianti fotovoltaici

Esistono diverse tipologie di impianti ad energia solare, considerando che questa tecnologia nel corso degli anni ha mosso dei passi in avanti davvero notevoli. Prima di ogni altra cosa, però, è bene informarsi su come funziona, ed è possibile farlo leggendo alcune guide come quella sull’impianto fotovoltaico di ENGIE, così da poter approfondire anche i costi di questi innovativi sistemi. Detto ciò, quali sono le varie tipologie attualmente disponibili? Si comincia citando i pannelli stand alone, detti anche a isola, indipendenti e non connessi alla rete elettrica.

I pannelli grid connected sono invece quelli tradizionali e, come spiega il loro stesso nome, si collegano alla rete elettrica nazionale. Esistono anche altre tecnologie, come gli impianti di accumulo detti “storage”, che al pari dei secondi devono essere collegati alla rete elettrica nazionale. Una versione più avanzata (la storage anti-blackout) è in grado di auto alimentarsi e di mantenersi attiva anche in caso di disconnessione dalla rete elettrica. Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico? È green, richiede pochissima manutenzione, conviene economicamente e assicura l’indipendenza energetica.

La situazione delle energie rinnovabili in Italia

La situazione in Italia procede, anche se più lentamente del previsto. La pandemia purtroppo ha rallentato i progressi tricolori, con il governo che ha preferito concentrarsi su altri aspetti al momento più urgenti. Nonostante tutto ciò, l’Italia sembra essere in linea con l’obiettivo 2030 imposto dall’UE, che prevede il raggiungimento di una quota di rinnovabili del 40% sul totale della produzione nazionale di energia.

Naturalmente la situazione attuale varia da regione a regione, e da città a città. Ci sono infatti alcune realtà italiane considerate fra le più virtuose in Europa, come ad esempio Prato, dove la quota di rinnovabili ad oggi supera già il 69%. Anche Genova, Roma e Palermo, insieme a La Spezia, si dimostrano molto avanti da questo punto di vista. È innegabile, però, che altre città italiane stiano faticando molto, e che si debbano ancora fare dei notevoli passi in avanti. Ad ogni modo, oggi il fotovoltaico e le altre fonti di energia rinnovabile rappresentano una realtà consolidata nella Penisola, molto più che in altri paesi.

 

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