Erika Opizzi: “Non ho compiuto atti contrari ai doveri del mio ufficio”

In seguito all’indagine sui sindaci della Val Trebbia l’assessore all’urbanistica del comune di Piacenza si è dimessa “per tutelare il prosieguo dell’attività di questa Amministrazione” e per essere libera di dimostrare l’estraneità ai fatti contestati”

L'assessore Opizzi risponde a Legambiente sulla logistica

L’inchiesta che ha travolto la politica piacentina portando all’arresto di 11 persone, fra cui tre sindaci dell’Alta Val Trebbia, vede fra i 35 indagati anche Erika Opizzi, avvocato e fino a ieri assessore all’Urbanistica del comune di Piacenza. Secondo l’accusa la Opizzi si sarebbe adoperata a favore di alcuni degli imprenditori edili coinvolti in relazione ad un parcheggio in via Genova ed ad alcuni terreni a La Verza. Fatti che però attraverso una lettera pubblica la giovane esponente di Fratelli d’Italia contesta, dichiarando la propria estraneità agli illeciti contestati e confermando di aver rassegnato le sue dimissioni al sindaco.

«Ho consegnato nella giornata di ieri nelle mani del Sindaco Patrizia Barbieri, che ringrazio per la fiducia concessami in questi anni, le mie dimissioni da Assessore del Comune di Piacenza. Ho svolto il mio ruolo sempre ispirandomi ai principi di trasparenza e di giustizia, senza mai aver compiuto atti contrari al bene pubblico o che potessero inficiare il lavoro dell’Amministrazione di cui sono onorata di aver fatto parte e che, come ribadito dagli inquirenti, risulta del tutto estranea a qualsiasi ipotesi di reato.

Ma in nome dello stesso principio di trasparenza, pur ritenendomi io stessa estranea al reato contestatomi, ho ritenuto giusto assumere questa sofferta decisione sia, ma soprattutto per lavorare tranquillamente al fine di raccogliere la documentazione necessaria per dimostrare inequivocabilmente che non ho compiuto alcun atto contrario ai doveri del mio ufficio, né ho mai tratto né ho fatto trarre intenzionalmente e consapevolmente alcun vantaggio a chicchessia.

Già da ora voglio evidenziare che gli atti fondamentali (delibera Giunta comunale n.91/2017, delibera Consiglio comunale n.20 del 31/03/2017 e permesso di costruire n.12 del 12/04/2017) sono stati assunti dalla precedente amministrazione. A ciò aggiungasi che la convenzione attuativa di tali atti è stata approvata con delibera di Giunta n.395 del 28/11/2019 all’unanimità, visionata da ben due Direttori generali dell’Ente e dal notaio stipulante nonché sottoscritta, come per legge, dal Dirigente dell’Ufficio.

Confido, come sempre, nell’azione della magistratura perché possa chiarire quanto prima gli esatti contorni della vicenda che mi ha particolarmente provato».

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome