Europa Verde sul maltempo: “Basta inseguire l’economia. Occorrono Politiche strutturali per l’ambiente e le persone”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Europa Verde Piacenza sul maltempo che ha colpito la nostra provincia.

“Come Europa Verde Piacenza esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia ed agli amici della vittima dell’evento meteorologico di lunedì 4 luglio così come riteniamo doveroso che le istituzioni definiscano rapidamente le modalità di ristoro sia per le attività agricole e commerciali che per i privati cittadini. È anche opportuno che il comune di Piacenza approfondisca le modalità di sgombero ed evacuazione dei banchi ambulanti presenti alla
Fiera di Sant’Antonino.
Non possiamo però limitarci a riflettere sul singole episodio e ai provvedimenti che nel breve termine possono limitarne le conseguenze. Dobbiamo prendere atto che i cambiamenti climatici non sono un’astrazione bensì una realtà che fa danni, che uccide, anche a casa nostra.
Negli ultimi anni non abbiamo potuto osservare visioni politiche e amministrative di lungo periodo, bensì una politica colonizzata dalle logiche dell’economia: flessibilità, criteri aziendali applicati alla Pubblica Amministrazione, pareggio di bilancio, riduzione di vincoli e controlli, pochi o nulli investimenti in ricerca, mancata tassazione dei profitti di aziende multinazionali, esaltazione della spontanea responsabilità sociale e ambientale delle imprese.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2020 ci siamo trovati davanti un sistema sanitario impreparato a fronteggiare una pandemia: carenza di personale, di posti letto, di tecnologie, dispositivi di protezione, mancata strutturazione di rete sanitaria territoriale, scarsa educazione sanitaria dei cittadini.
E tuttora non ci sono riforme strutturali in vista. Si vedano ad esempio le difficoltà di gestione delle USCA in Emilia Romagna. Sono un servizio rivelatosi fondamentale per la gestione domiciliare dei pazienti con Covid-19: non potrebbero essere definitivamente strutturate per garantire cure domiciliari ad altri pazienti in fase acuta?
Lunedì abbiamo visto un grave evento meteorologico, conseguenza dei cambiamenti climatici degli ultimi anni, un’esternalità negativa di questo modello di sviluppo incompatibile con i delicati equilibri della Terra. Riteniamo che la soluzione non possa ridursi a ristorare vittime e danneggiati i giorni successivi.
A titolo di esempio, riteniamo urgente e doveroso:
• Implementazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sia in edifici pubblici che privati, promuovendo la diffusione delle comunità energetiche;
• Ridurre il consumo di suolo, valutando attentamente il restauro o adattamento di edifici esistenti prima di autorizzare nuove costruzioni;
• Limitare l’impatto della logistica nella nostra provincia, fermandone l’allargamento in termini di superficie e limitando l’impatto dei poli esistenti, ultimando i raccordi con la rete ferroviaria e interdicendo al traffico di camion strade urbane ed extraurbane ove l’autostrada può essere un’alternativa;
• Promuovere la mobilità elettrica, a partire dalla flotta del trasporto pubblico locale;
• Verificare l’effettivo impatto degli allevamenti animali presenti sul territorio e ove possibile e necessario limitarne l’allargamento e promuoverne una trasformazione compatibile con la sostenibilità e il benessere animale;
• Collaborare con le università locali per trovare effettive e concrete soluzioni per una riconversione sostenibile dell’economia locale.
Siamo consapevoli che siano tutti interventi forieri di costi significativi ma riteniamo che la situazione attuale non consenta proroghe. Da un lato il PNRR e gli incentivi statali e comunitari esistenti, dall’altro la disamina degli attuali investimenti degli enti locali per lo sviluppo economico, il marketing territoriale, la ricerca, possono far emergere diverse possibili fonti di finanziamento.
È sbagliato considerare la sostenibilità una voce in perdita. Uno sviluppo sostenibile socialmente e ambientalmente può portare benessere per tutti, favorire la nascita di nuove aziende e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Come Europa Verde Piacenza siamo disponibili a confrontarci con associazioni, enti di categoria, amministrazioni locali e cittadini, per iniziare quel cambiamento necessario al nostro territorio ed alla nostra Terra”.

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