Fase 2, Conte: “Ci assumiamo il rischio della riapertura il 4 maggio”. I dettagli del nuovo DPCM

Il premier Giuseppe Conte questa sera in una consueta conferenza stampa su Facebook ha voluto dipanare la matassa di dubbi e incertezze riguardanti la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

“Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio, per le due settimane successive. Conferma per le misure di distanziamento, all’interno della Regione le 3 ragioni già consentite e note. Aggiungiamo il ritrovo tra congiunti per i degenti, con l’adozione delle mascherine e con divieto di assembramento.

All’interno delle Regioni sono consentiti gli spostamenti così come sono adesso. Tra Regioni spostamenti solo per motivi di salute, urgenza, lavoro. Chi ha più di 37 di febbre deve stare a casa. Divieti di assembramento rimarranno ancora. Il sindaco può disporre la chiusura di determinate aree. Consentite l’apertura di parchi, ma il sindaco può vigilare. Nel Comune rimane lo spostamento tramite l’autocertificazione. 

L’attività sportiva: ci si potrà allontanare dalla propria abitazione rispettando la distanza di due metri. Saranno consentite le sessioni di allenamento per gli atleti dal 4 maggio, sempre nelle norme di distanziamento sociale, a porte chiuse per gli atleti a livello individuali.

Apertura per le cerimonie funebri, con l’esclusiva partecipazione dei congiunti e un massimo di 15 persone. Bar e ristoranti potranno riaprire con attività di asporto. Si entrerà uno alla volta e si consumerà il cibo a casa.

Attività produttive: riapriamo tutta la manifattura, costruzioni, commercio all’ingrosso. Per i flussi di lavoratori è stato predisposto un Protocollo di sicurezza per il trasporto. Anche sui cantieri altro Protocollo. Ci avviamo ad allentare il lockdowon, perciò le Regioni dovranno costantemente fornirci sull’andamento della curva epidemiologica. Avendo tutti i dati il Comitato tecnico scientifico col Ministero della Salute sarà in grado di elaborare le condizioni critiche. Ci assumiamo il rischio della riapertura”.

18 maggio invece riapertura commercio al dettaglio, 1 giugno data in cui vorremo riaprire le attività di cura della persona. “Ci prendiamo ancora qualche giorno per valutare la situazione e per dare la possibilità di predisporre le attività stesse”.

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