A fine mese torna il Festival della cultura delle Libertà

“Visto che l’italia diventa un paese sempre più statalista, un po’ di pensiero liberale, anzi meglio libertario non può fare altro che bene a tutti”. Lo ha affermato questa mattina l’avvocato Corrado Sforza Fogliani durante la conferenza stampa di presentazione del prossimo Festival della Cultura Liberale che si terrà a Piacenza i prossimi 26 e 27 gennaio 2018. Per la terza volta torneranno dunque simbolicamente a volare nei cieli cittadini gli aironi scelti come logo della manifestazione organizzata dall’associazione dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi, da Confedilizia da “Il Foglio” e dall’associazione studentesca “Europea Students for Liberty”. Una due giorni, che come ci hanno tenuto a sottolineare gli organizzatori non gode di sovvenzioni pubbliche e non costa nulla dunque alla collettività.

Questa terza edizione del Festival avrà come tema portante “I luoghi, le città, i territori” e si terrà l’ultimo weekend di gennaio a Palazzo Galli meso gratuitamente a disposizione dalla Banca di Piacenza (“come già facevamo per il Festival del Diritto” ha sottolineato Sforza).  La due giorni vuole essere un’occasione per rigenerare il nostro morale e le nostre conoscenze su una visione del mondo che privilegia l’individuo e si batte contro uno stato iperfiscalista che ammazza l’imprenditoria e chi chiede solo di portare avanti le proprie iniziative.

La direzione scientifica del Festival è stata di nuovo affidata a Carlo Lottieri, che è riuscito  a mettere insieme una squadra di relatori di tutto rispetto. A cominciare dal professor Francesco Forte (più volte Ministro e già titolare della cattedra di Scienze delle finanze che fu di Luigi Einaudi) che aprirà gli appuntamenti di sabato 26 con la lectio su “Banche, economie locali ed Europa” (ore 11, Sala Panini), preceduto dai saluti di Corrado Sforza Fogliani, del sindaco Patrizia Barbieri e del direttore de Il Foglio Claudio Cerasa (ore 10.30, Sala Panini).

Cinque le sessioni della prima giornata del Festival: “Il declino e la perdurante attualità della questione territoriale in Italia”, con Oscar Giannino, Carlo Lottieri, Alessandro Vitale (ore 11.45-13.15, Sala Panini); “L’Unione europea tra fatti e ideologie”, con Roberto Brazzale, Pierluigi Magnaschi, Paolo Luca Bernardini (ore 15.15-17, Sala Panini); “Città private? Un’imprenditoria al servizio della convivenza civile, con Silvio Boccalatte, Guglielmo Piombini, Marco Romano (ore 17.15-19, Sala Panini); “Milano: un gigante economico, un nano politico”, con Emanuele Boffi, Leonida Miglio, Adriano Teso (ore 15.15-17, Sala Verdi); “Roma: soltanto politica e burocrazia?”, con Daniele Capezzone, Serena Sileoni, Giorgio Spaziani Testa (ore 17.15-19, Sala Verdi)

Domenica 27 gennaio la seconda giornata del “Festival della cultura della libertà” avrà la sua sessione plenaria tra le 12.45 e le 13.15 in Sala Panini, con Stefano Moroni, urbanista del Politecnico di Milano, che affronterà il tema “Verso un’urbanistica liberale. Diritto, mercato, innovazione”. Ecco il programma delle cinque sessioni: 9-10.45, Sala Panini, “La globalizzazione sta entrando in crisi? Perché le comunità locali hanno bisogno di mercati globali”, con Raimondo Cubeddu, Roberto Festa, Nicola Iannello; 11-12.45, Sala Panini, “Il riemergere del nazionalismo e le ragioni della libertà”, con Luca Diotallevi, Lorenzo Infantino, Michele Silenzi; 9-10.45, Sala Verdi, “L’eterno ritorno della Questione meridionale”, con Rosamaria Bitetti, Luciano Capone, Florindo Rubbettino; 11-12.45, Sala Verdi, “Il Veneto della Lega e l’impasse post-referendum. Quali prospettive?”, con Andrea Favaro, Michele Fiorini, Antonio Guadagnini; 15.15-17, Sala Panini, “L’Italia unita.

Problema o soluzione?”, con Luigi Marco Bassani, Franco Debenedetti Alle 17, in Sala Panini, conclusioni affidate a Corrado Sforza Fogliani.

Per tutta la durata del Festival la sede dei Liberali Piacentini di via Cittadella rimarrà aperta, a disposizione dei relatori e del pubblico. Per informazioni: 0523 1722500 – [email protected][email protected]  www.liberalipiacentini.com  – www.culturadellaliberta.com

In ricordo di una tragedia dimenticata: la deportazione degli italiani in Crimea

Come avvenuto lo scorso anno, il giorno dopo la conclusione del “Festival della cultura della libertà”, iniziativa dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi in ricordo della “tragedia dimenticata” della deportazione degli italiani dalla Crimea nei gulag sovietici in Kazakistan, avvenuta nella notte del 29 gennaio 1942. Lunedì 28 gennaio è stata organizzata una visita guidata (nel 2018 la meta fu Bobbio) a Lugagnano Val d’Arda (partenza in pullman dal parcheggio Cheope alle 8.30, oppure, per chi viaggia con mezzi propri, appuntamento alle 9.30 all’Oratorio Beata Vergine dell’Annunziata, dove verrà ricordata la tragedia di Crimea). Altre tappe della visita guidata, Palazzo Gandolfi, sede del Municipio e della sala Luigi Einaudi; maniero quattrocentesco “la Torricelli”; oratorio di piazza IV Novembre.

La quota di partecipazione, comprensiva di viaggio in pullman, pranzo e ingressi, è di 35 euro. Per informazioni e prenotazioni 328 2184586.

La storia del genocidio degli italiani di Crimea

A Kerc, in Crimea, nell’800, venne siglato un accordo fra i Borbone e lo Zar e alcune migliaia di persone provenienti dal Regno delle Due Sicilie si stabilirono nel lontano territorio che era già stato dominio della repubblica marinara di Venezia. Qui portarono la loro esperienza come agricoltori e pescatori e si fermarono a vivere. Quando l’Italia, alleata della Germania, durante la Seconda Guerra  Mondiale, partecipò all’invasione della Russia, circa 2.000 cittadini di origine italiana vennero deportati nei gulag sovietici in Kazakistan, in particolare in quello di Karaganda. Ne sopravvissero circa duecento; alcuni di loro tornarono in Crimea, altri si stabilirono a vivere vicino all’ex campo di concentramento sovietico

A settembre invece – dopo quello organizzato lo scorso anno in Kazakistan per visitare i gulag sovietici – nuovo viaggio di studio dell’Associazione liberali, questa volta nelle capitali affacciate sul mar Baltico: Helsinki, Riga (con visita al visita al Museo dell’occupazione sovietica) e Tallin (Finlandia, Lettonia, Estonia), dal 3 all’8 settembre. Per informazioni e adesioni 328 2184586.

 

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