Finita la “luna di miele” politica fra Sforza e la Tarasconi?

All’esponente liberale non sono piaciute le dichiarazioni del sindaco sulla Fondazione Teatri che quest’anno ha guadagnato un punteggio più alto nella classifica ministeriale per ottenere sovvenzioni statali

E’ già finita la luna di miele politica fra l’avvocato Corrado Sforza Fogliani ed il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi?  E’ quanto viene da chiedersi davanti alle ultime esternazioni del presidente della Banca di Piacenza nonché consigliere comunale in rappresentanza di Liberali piacentini.

Come già è avvenuto plurime volte durante la giunta Barbieri l’avvocato affida i suoi pensieri e le sue critiche a Twitter, il social su cui puntualmente “cinguetta” quando qualche aspetto della vita politica ed economica locale e nazionale non lo convince. In questo caso ad ispirare gli strali telematici di Sforza è stata la Fondazione Teatri di Piacenza che aveva costituito uno dei cardini della sua critica nei confronti del governo di centrodestra, poi sconfitto alle urne.

Allo storico liberale piacentino la Fondazione che governa i teatri di Piacenza proprio non convince e la considera alla stregua di un carrozzone pubblico “mangiasoldi”. Cinque anni fa aveva sperato che l’elezione di Patrizia Barbieri comportasse lo smantellamento di questo organismo. Quando invece si accorse che tutto sarebbe rimasto come era, si iniziò a formare un profondo solco fra la maggioranza ed  i liberali.

Difficile capire se la storia si stia ripetendo seppure i presupposti sembrano esserci tutti. Lo scorso cinque agosto il ministero della Cultura ha pubblicato la graduatoria che permette l’accesso al  Fondo unico per lo spettacolo per i progetti artistici triennali 2022-2024 e per i programmi annuali 2022. Ad ogni teatro di tradizione (opera, concerti, danza) è stato attribuito un punteggio e Piacenza ha ricevuto 22 punti su 35, a parimerito con il Teatro Regio di Parma. Nella precedente attribuzione i punti erano stati dieci in più rispetto al  triennio precedente. Un balzo in avanti che secondo la Fondazione avrebbe portato i nostri fra i prestigiosi teatri di Tradizione  e che il sindaco Katia Tarasconi ha commentato entusiasta «È una grande opportunità per la cultura della nostra città, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla direzione e dallo staff del Teatro Municipale. Viene premiata la competenza, grazie alla quale si sono già avviati e sono in cantiere per il prossimo futuro progetti di alta qualità».

Parole che evidentemente non sono piaciute a Sforza che ieri, in un tweet, ha stigmatizzato la situazione scrivendo «L’improvvida dichiarazione del Sindaco sulla Fondazione Teatri va nel senso sollecitato da Destra. Dimostrerò che le strutture burocratiche hanno fatto dire alla prima cittadina una corbelleria. Et audiatur altera pars (diritto canonico)». Parole dure considerando che fra i sinonimi di improvvido troviamo  imprevidente, sconsiderato.

Poche ore dopo Corrado Sforza Fogliani  tornato sull’argomento con un secondo pensiero affidato alla rete «FONDAZIONE TEATRI, piccolo anticipo. Gira e rigira la sostanza è questa: noi come Pr, e peggiori di tutta la Regione. Aumentati di 10 punti? Bella forza, pensate a che livello eravamo lo scorso anno…».

Resta ora da capire se la Fondazione Teatri genererà una nuova tempesta politica perfetta o se Katia Tarasconi, a differenza del suo predecessore, saprà ricomporre lo strappo con Sforza, trasformando i stralie e tuoni di quest’ultimo in un passeggero e fugace acquazzone estivo.

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