Fiorenzuola. Secondo Confagricoltura la fauna selvatica è ormai senza controllo ed è un pericolo

Il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini esprime la sua preoccupazione dopo un attacco ad un agricoltore da parte di lupi o canidi nei pressi di Fiorenzuola

Lupi a Baselicaduce marzo 2019

Confagricoltura torna sul tema della fauna selvatica, e lo fa plaudendo alla richiesta dell’assessore regionale Mammi per un piano nazionale che trovi soluzioni per il monitoraggio dei lupi e il contenimento delle specie fossorie. Recentemente nei campi circostanti Fiorenzuola d’Arda, più precisamente in località Baselicaduce, un operatore agricolo è stato ferito da due canidi, probabilmente lupi, mentre cambiava una ruota ad un trattore.

“Che prima o poi sarebbe successo lo si sapeva – commenta il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini – e non entriamo nel merito se siano stati cani rinselvatichiti, lupi “confidenti” o lupi solitari, sta di fatto che la fauna selvatica è, da anni, priva di un controllo efficace. Non mi dilungo a ripetere quanto espresso ieri, non sto neppure a fare l’ormai annoso elenco di capi sbranati dai lupi, colture rovinate dai cinghiali, incidenti stradali con caprioli, argini devastati da tassi e nutrie. Questa non è tutela né dell’ambiente né tutela della fauna. Sino a quando si trattava di scarificare le nostre imprese e le nostre colture in nome di una presunta biodiversità i più hanno fatto spallucce, come se la produzione di cibo e la preservazione delle nostre attività fossero tranquillamente negoziabili. Ora si tratta dell’incolumità delle persone. Gli agricoltori e gli operatori della filiera lavorano sempre più soli nei campi, soprattutto nelle ore notturne, e a causa del proliferare della fauna selvatica corrono seri pericoli. Nella mancanza di assunzione di responsabilità, sino ad oggi, abbiamo letto un disinteresse, quando non un’avversione, nei confronti degli agricoltori scioccamente visti come estranei all’ambiente rurale di cui sono invece parte fondamentale. Ora si dica, se in questo Paese, vale più la vita del cinghiale, della nutria e del lupo o la nostra”.

 

 

 

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