Furbetti del cartellino: il tribunale conferma altri due licenziamenti

Piscenza. Secondo il sindacato Sulpl i dirigenti avrebbero dovuto controllare i dipendenti

Si sono concluse nei giorni scorsi altre due cause di lavoro promosse da ex dipendenti comunali, licenziati nell’ottobre 2017 a seguito delle note vicende di assenteismo. I ricorsi, proposti da due ex dipendenti all’epoca in servizio presso l’Ufficio Manutenzione, sono stati entrambi respinti.

In un caso, il Tribunale di Piacenza ha accolto un’eccezione preliminare di decadenza dall’impugnazione e ha conseguentemente dichiarato l’inammissibilità del ricorso.  Nel secondo caso è stato ritenuto legittimo e proporzionato al comportamento il licenziamento, in considerazione della pluralità dei fatti accertati, della completa istruttoria svolta dall’Ufficio Procedimenti Disciplinari del Comune prima di procedere al licenziamento, nonché dell’elemento intenzionale e del danno (anche all’immagine) arrecato all’ente. Sono state accolte, pertanto, le tesi difensive presentate dall’Avvocatura Comunale.

Ad oggi, a seguito del licenziamento di dieci dipendenti, nove di loro hanno proposto ricorso chiedendo l’annullamento del licenziamento irrogato dal Comune di Piacenza e il reintegro in servizio. Sette casi sono stati già definiti con sentenza di primo grado dal Giudice del Lavoro e tutti con la conferma del licenziamento, gli altri due ricorsi saranno discussi nei prossimi mesi.

 

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome