Era il giardino della Cavallerizza …ora sembra il far west

Inaugurato dieci anni fa il giardino pubblico sullo Stradone Farnese è ridotto in condizioni precarie, mal tenuto, poco illuminato ed oggetto di vandalismi continui

Sono passati meno di dieci anni da quel 18 settembre 2010 quando l’allora sindaco Roberto Reggi tagliò il nastro inaugurale al parcheggio della Cavallerizza: tre piani sotterranei per un totale di 750 posti auto pubblici e 90 box doppi. Un pezzo di città restituito ai piacentini con tanto di prato all’inglese, panchine, vialetti e pergolati.

3.555 giorni dopo la sua apertura al pubblico quello che fu un bel parchetto è in totale disfacimento come testimoniano le foto che abbiamo scattato nei giorni scorsi e che pubblichiamo (vedi sotto).

Panchine con stecche di legno mancanti, mattoni staccatisi (o staccati) dai muretti (e pericolosamente abbandonati per terra), erbacce che invadono un po’ ovunque la parte pedonale, alberi ed arbusti che crescono selvaggiamente senza essere manutenuti, prati totalmente secchi. L’impianto di irrigazione in origine c’era ma, a quanto pare, è stato ripetutamente vandalizzato ed al momento è fuori uso.

Quello che era il giardino della Cavallerizza sembra un brullo paesaggio del far-west con l’erba bruciata dal sole, punteggiato da resti di piante secche abbattute. La saggezza contadina insegna che non basta mettere a dimora gli arbusti, bisogna anche prendersene cura e non farli morire di sete.

Scarseggiano le piante ed invece crescono abbondanti le bottiglie di birra vuote, abbandonate in mezzo a quelle che, dieci anni fa, dovevano essere rigogliose aiuole. Ciò che non ha ucciso la natura è stato divelto, rovinato, abbattuto dai frequentatori notturni che (soprattutto in primavera ed estate) popolano i giardini con il calar delle tenebre, complice il buio che avvolge l’area.

Ragazzi – a detta degli abitanti anche minorenni – che bevono alcolici, fumano canne e tanto per ammazzare la noia si dedicano ad atti di vandalismo. Più volte, nel garage, hanno strappato gli estintori dai loro supporti ed hanno spruzzato la polvere antiincendio sulle auto e nelle feritoie dei box. Tanto sanno che, nonostante le telecamere di sorveglianza è difficile che vengano riconosciuti ed ancona meno fermati.

«Qualunque cosa facciano – ci racconta il proprietario di un garage – la passano comunque liscia. Mia moglie da sola qui non viene più a parcheggiare. Ha paura di incappare in ragazzini strafottenti ma anche negli sbandati che dormono al coperto, nascosti fra le macchine. Sinceramente pattuglie delle forze dell’ordine a fare ronde in dieci anni ne ho viste poche, per non dire nessuna. Basterebbe una loro presenza assidua e la situazione cambierebbe».

Un abitante delle vicine casette sottolinea il problema dell’illuminazione che si trascina da tempo immemorabile. «Se si illuminasse bene i vandali cambierebbero aria. Qui era bellissimo all’inizio. Per questo ho scelto di venirci a vivere. A posteriori me ne sono pentito. Di notte sembra terra di nessuno. L’illuminazione è stata progettata male ed ha sempre coperto solo il perimetro esterno, non il giardino centrale. Poi si sono pure bruciate le lampadine e nessuno è più venuto a cambiarle. Recentemente c’è stato un intervento ma il parco resta comunque al buio e spadroneggiano gruppetti di giovani che fanno quello che vogliono. Pensare che questo è il parcheggio più grande di Piacenza. Un turista arriva posteggia e si trova davanti uno spettacolo desolante. C’è anche Eataly che dovrebbe essere un’eccellenza e si trova il degrado alle porte. Un pessimo biglietto da visita per Piacenza. Abbiamo protestato più volte eppure sembra sia terra di nessuno, un mondo parallelo che evidentemente non interessa e su cui non si interviene».

Sul fronte illuminazione il comune di Piacenza, lo scorso 9 gennaio, ha provveduto al ripristino dei lampioni “nell’area della Cavallerizza sovrastante il parcheggio multipiano dello Stradone Farnese … con la sostituzione dei corpi illuminanti da molto tempo non più funzionanti, circostanza che aveva reso l’intera zona particolarmente buia e di difficile frequentazione”.

Nei fatti però l’area, di notte, resta insufficientemente illuminata e la zona centrale totalmente buia. L’amministrazione guidata dal sindaco Barbieri aveva assicurato un secondo intervento per aggiungere ulteriori punti luce ma al momento la situazione resta altamente critica.

Il verde pubblico ….  nel frattempo è divenuto “giallo pubblico” ed oltre allo sfalcio non si vedono altri interventi. Vi era anche stato un contenzioso fra il Comune e l’azienda costruttrice per stabilire chi dovesse farsi carico della manutenzione del giardino, risultata a carico dell’amministrazione pubblica.

Il degrado avanza ed anche alcune delle attività che si erano stabilite nella ex area militare, stufe dei vandalismi e dei furti ripetuti, hanno optato per il trasloco.

La Cavallerizza appare sempre più … disarcionata!

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