Gilda Insegnanti: “Scuole di Ottone e Marsaglia. Amministratori si rivolgano a giusti interlocutori”

Secondo il sindacato degli insegnanti occorre rivolgersi al Ministero e non alla Regione (che non ha competenze), valutando l'eventuale ricorso al TAR

Il sindacato degli insegnanti Gilda interviene sulla vicenda dei tagli alle scuole delle montagna piacentina e suggerisce ad amministratori e politici di cambiare interlocutori per i loro appelli rivolgendosi a chi può effettivamente intervenire.
“In merito alla riduzione dell’organico dei docenti inflitta all’Istituto Omnicomprensivo di Bobbio che ha provocato la soppressione del plesso di scuola secondaria di 1° grado a Ottone e la riduzione delle ore alla scuola dell’infanzia di Marsaglia, notiamo ancora una volta che gli amministratori locali insistono nel profondere sforzi verso interlocutori istituzionali (Regione) che non hanno titolo in queste questioni: l’ente competente è il Ministero dell’Istruzione attualmente guidato dall’emiliano romagnolo Patrizio Bianchi (in quota Pd), affiancato dai sottosegretari Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle) e Rossano Sasso (Lega), proprio a quest’ultimo potrebbero rivolgersi i Consiglieri Regionali della Lega Matteo Rancan e Valentina Stragliati i quali al momento sono gli unici due politici locali che insieme ai sindaci stanno facendo esternazioni relative al problema”. Ancora una volta Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, coglie l’occasione per ribadire che nelle due province mancano interlocutori “che non siano solo tecnici ma anche politici che difendano gli interessi del territorio influendo direttamente nell’azione del Ministero dell’Istruzione in particolare delle sue articolazioni territoriale e regionale” – e continua – “intanto sarebbe opportuno che i comuni interessati valutassero la possibilità di impugnare al Tar l’organico assegnato all’Istituto Omnicomprensivo, come è già avvenuto recentemente e con successo, a Gropparello”.

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