Giovani PD: “Si allo Ius Scholae seguendo il messaggio di Scalabrini”

L'appello dei Giovani Democratici a tutti i parlamentari piacentini

I Giovani Democratici  chiedono a tutti i parlamentari piacentini di seguire il messaggio di San Giovanni Battista Scalabrini e far approvare lo Ius Scholae.

“Come Giovani Democratici abbiamo tutti, di fede cristiana e non, colto con soddisfazione la notizia che il Papa abbia deciso di canonizzare Giovanni Battista Scalabrini. La figura del Vescovo di Piacenza rappresenta un modello di amore per il prossimo in un’epoca buia del nostro Paese, durante la quale milioni d’italiani furono costretti a emigrare per scappare dalla fame e dalla miseria di un’Italia povera e in ginocchio. Riconoscendo che anche Gesù, da bambino, era stato migrante e rifugiato, Scalabrini aiutò e difese gli emigrati italiani in America, Brasile e in moltissime altri paesi.

Come piacentini siamo orgogliosi di come – con il suo esempio, portatore di amore e solidarietà – sia parte della storia della nostra città. Traiamo ispirazione dalla sua visione di “far diventare patria dell’uomo il mondo”. Per questo motivo chiediamo a tutti i parlamentari piacentini, sulla scorta dell’esempio e dell’insegnamento anche del nostro santo, di cercare di fare il possibile per far approvare lo Ius Scholae.

Secondo i dati Istat sono quasi un milione i bambini e ragazzi nel nostro paese senza la cittadinanza italiana, due terzi dei quali sono nati in Italia. Ma noi non li vediamo come un dato statistico anonimo, per noi sono i nostri compagni di scuola, di università e di lavoro. Ragazzi e ragazze che non conoscono altra patria che l’Italia, ma nonostante ciò senza poter godere dei diritti di cittadinanza, semplicemente perché i loro genitori non sono italiani. Questa mancanza, per loro, non rappresenta solo il peso burocratico di dover rinnovare il permesso di soggiorno per rimanere nel loro paese, ma soprattutto il fatto che per lo Stato italiano, il loro Stato, non siano altro che stranieri. Come Giovani Democratici chiediamo semplicemente che questi ragazzi e queste ragazze, che già sono i nostri amici, vicini e compagni, diventino anche i nostri concittadini. Lo Ius Scholae prevederebbe che chi è cresciuto e scolarizzato in Italia avrebbe diritto alla cittadinanza.

Scalabrini si batteva per gli italiani quando eravamo noi i migranti demonizzati e discriminati. Basta pensare alla vicenda di Sacco e Vanzetti o ai linciaggi di immigrati italiani a New Orleans del 1891. Ora sarebbe inconcepibile immaginare gli Stati Uniti senza il contributo degli italo-americani. Adesso che siamo, anche noi italiani, quelli chiamati all’accoglienza, un’accoglienza di qualità, ci troviamo in dovere di ricordare la nostra storia di emigrazione e la vita del nostro santo Giovanni Battista Scalabrini”.

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