Gli anestesisti dell’ospedale chiedono un coordinatore ma l’Ausl di Piacenza non risponde

Da oltre un anno non viene nominato il dirigente medico che dovrebbe coordinare il lavoro degli anestesisti nelle sale operatorie. Nonostante una lettera di 32 medici i vertici dell'Ausl non agiscono e non rispondono

Ai primi di agosto 32 anestesisti degli ospedali piacentini su 36 (due erano in ferie) sottoscrivono ed inviano al direttore generale Luca Baldino, ed agli altri vertici dell’azienda sanitaria piacentina, una lettera (leggi qui) in cui chiedono che dopo un anno di vuoto venga finalmente nominato il coordinatore anestesista per le sale operatorie.

Per imperscrutabili motivi da quando l’ultimo dirigente che ricopriva questa carica se ne è andato l’Ausl non lo ha rimpiazzato con nessuno nonostante i vari incontri con i medici e le tante promesse in questo senso. Invece zero. Ancora oggi il posto è vacante. In passato, davanti a situazioni analoghe, in brevissimo tempo si individuava, fra le risorse interne, la figura più idonea (e ce ne sono tante).

Quello di coordinatore per le sale operatorie è un ruolo cruciale: dialoga con tutti i reparti ed organizza il lavoro dei colleghi anestesisti. Non è difficile immaginare che la sua assenza abbia ricadute negative sull’organizzazione del lavoro, tanto più in questi mesi di emergenza Covid.

Come mai non venga nominato un nuovo coordinatore resta un assoluto mistero su cui,  a questo punto, sarebbe bene intervenisse l’assessore regionale Donini visto il perdurante immobilismo dei vertici dell’Ausl piacentina.

La dottoressa Maria Elena Gorra, anestesista, dirigente medico dell’ospedale e vice-coordinatrice aziendale per la dirigenza medica del sindacato Cobas Sanità ha spiegato al Mio Giornale questa surreale situazione. Qui l’intervista rilasciata a Giovanni Volpi.

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