Grand Tour Francigena 2020, parte l’avventura di Teatro Trieste 34

Via Francigena si candida a sito Unesco

Il Grand Tour era un lungo viaggio che l’aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, compiva nell’europa orientale; di durata non definita aveva come destinazione preferita l’Italia. Furono circa 100.000 gli inglesi e decine di migliaia di francesi, tedeschi, scandinavi, che in quegli anni arrivarono nel nostro paese e per scoprire l’arte e la cultura di cui erano alla ricerca.Il Gran Tour è il primo esempio di turismo culturale di massa.

Gran Tour Francigena 2020 è il primo spettacolo della compagnia Piacenza Kultur Dom realizzato nel periodo post Covid 19, è anche il primo spettacolo della Stagione Teatrale 2020.2021 del Teatro Trieste 34, uno spettacolo, a piedi, di 1.000 km, della durata di 45 giorni. Non si volgerà al chiuso ma all’aperto, con la scenografia dei panorami italiani e con attori ogni giorno diversi. “Le cose sono cambiate radicalmente negli ultimi anni, ci sono nuove possibilità per fare teatro, – sottolinea Filippo Arcelloni, promotore dell’iniziativa e “viaggiatore in solitaria”, – questo progetto vuole essere anche un esempio di rinascita per il mondo dell’arte e della cultura. Ad ogni tappa realizzerò interviste a piccole realtà artistiche, ovvero quelle che tengono vivo il tessuto culturale italiano. Per chi vorrà dare un contributo attraverso la piattaforma, ci saranno ricompense diverse da quelle solite”.

Gran Tour Francigena 2020 è un progetto pensato per essere un segnale di ripartenza, di speranza, di possibilità al presente, camminando le 45 tappe che dal Passo del San Bernardo a Roma, cercando e intervistando per ogni tappa una compagnia teatrale, il direttore di un museo, un artista dello spettacolo dal vivo che operano sul territorio dove passa la tappa. Ogni intervista, della durata di 10 – 15 minuti, verrà preparata e messa online il giorno stesso sui canali social associati al progetto. Si andrà così creando, giorno per giorno, una linea rossa che scendendo dal Val d’Aosta arriverà a Roma, segnata da interviste, immagini, dei tanti piccoli operatori che compongono il tessuto culturale del paese.

Lo spettacolo inizierà in data 1° settembre dal Passo del Gran San Bernardo in Valle d’Aosta per terminare dopo 45 giorni in data 15 ottobre in Piazza San Pietro in Vaticano a Roma.
Un progetto che vuole essere il primo passo per la creazione, di una rete di realtà culturali, artistiche che arricchiscono, con i loro progetti, il territorio attraversato dalla Via Francigena, creando un racconto dell’Italia valorizzando l’aspetto culturale e che mi permetta di raccogliere materiali, immagini, pensieri per la creazione di un documentario e di uno spettacolo che racconti cosa vuol dire essere pellegrino/camminatore nel 2020 convivendo con il Covid 19.
A sostegno economico del progetto la compagnia teatrale ha lanciato una campagna di CROWDFUNDING, iniziata il giorno 8 luglio sulla piattaforma IDEAGINGER, che servirà a raccogliere le risorse economiche necessarie. La raccolta fondi terminerà in data 31 agosto.

Obiettivo dello spettacolo è proporre e sperimentare nuove forme di creazione e fruizione teatrale e arstica, cercando attraverso nuovi linguaggi di produrre un prodotto teatrale che non finisca la sua “funzione” solo nel momento e nella durata della sua messa in scena.
Rilanciare il Cammino della Via Francigena e le Fabbriche della cultura che operano sul territorio che attraversa, partendo dal Passo del San Bernardo arrivando a Roma.
Ridare valore al turismo lento, il turismo di prossimità, con il territorio attraversato in scala 1 a 1, ridando fiducia e coraggio a chi vuole praticarlo, dimostrando che è possibile muoversi anche dopo il Covid 19.
Dare spazio alle piccole realtà culturali, dal teatro a tutte le esperienze di spettacolo dal vivo, che lavorano sul territorio e creano la rete di attività culturali.
Passare dal turismo dei grandi numeri delle navi crociere al cammino passo dopo passo sul territorio, passare dai grandi teatri con costi immensi ai piccoli spazi culturali che lavorano con i piccoli numeri. A oggi il progetto ha ricevuto il patrocinio della Associazione Europea delle Vie Francigene e del Touring Club Italiano

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