Guardie mediche riaprono Ferriere e Ottone (ma chiudono Bettola e Bobbio)

A Bobbio i cittadini potranno rivolgersi al Punto di primo intervento dell’ospedale. Bettola sarà aperto solo nei fine settimana. Una situazione che l'ing. Baldino dice essere provvisoria

A prima vista la soluzione adottata dall’Ausl di Piacenza per risolvere il problema delle guardie mediche in montagna sembra un po’ all’insegna della “coperta corta”.

Dopo le vivaci proteste della popolazione per coprire Ferriere e Ottone si scoprono Bettola e Bobbio, anche se solo parzialmente, come ha spiegato oggi il direttore generale dell’azienda sanitaria Luca Baldino, durante la seduta della Conferenza territoriale socio sanitaria.

“In riferimento alla riorganizzazione temporanea del Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica) in Alta Valnure e Valtrebbia, dovuto alla mancanza di medici per coprire tutte le sedi presenti sul territorio, si comunica quanto segue.

A partire dal 26 febbraio si procederà a un accorpamento temporaneo di sedi.

In particolare, sarà riaperta la sede di Ottone, che diventerà il riferimento per l’Alta Valtrebbia, assorbendo anche le funzioni della sede di Bobbio, dove comunque è sempre disponibile per i cittadini il Punto di primo intervento dell’ospedale.

La sede di Ferriere sarà invece il riferimento per l’Alta Valnure, accorpando le funzioni della sede di Bettola. Nel fine settimana, in particolare dalle ore 20 di ogni venerdì fino alle ore 8 del lunedì successivo, saranno aperti entrambi gli ambulatori di Guardia Medica.

“Ringrazio i sindaci coinvolti – ha detto il direttore Baldino – per la collaborazione dimostrata e ricordo che questa è una soluzione temporanea. L’Azienda sta continuando a lavorare per trovare medici disponibili a coprire tutte le sedi, con l’obiettivo di superare appena possibile questi accorpamenti”.

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