“Ho travolto io il giovane sulla strada per San Giorgio”. 52 enne si costituisce: “non me ne sono accorto”

L'uomo, operaio di Carpaneto, era alla guida di un Ducato. Ai carabinieri ha raccontato di aver sentito solo un botto. Sul furgone nessun segno evidente. Potrebbe aver urtato il giovane poi investito mortalmente dal suv che seguiva. Entrambi i conducenti denunciati pe omicidio stradale

“Forse sono io ad aver investito il ragazzo, sulla strada per San Giorgio”.  Un 52enne, piacentino, residente a Carpaneto, ha contattato questa mattina i carabinieri della locale stazione, con la quasi certezza di essere stato lui a travolgere mortalmente Andrea Ziotti, il 28enne di Cadeo, con il suo Ducato bianco.  Secondo il suo racconto, al vaglio degli investigatori, l’uomo, operaio dipendente di una ditta, stava guidando lungo la strada buia e stretta, poco prima del Conad di San Giorgio, e non si sarebbe accorto di nulla se non di un rumore improvviso, un botto. Per questo, si era fermato più avanti, per verificare di non aver impattato contro qualcosa, ma non aveva trovato alcun segno evidente sul mezzo ed aveva ripreso il suo viaggio.

Ieri sera, leggendo online dell’investimento di un giovane da parte di un furgone, proprio su quella strada è stato colto da dubbi angoscianti e stamane si è rivolto ai carabinieri. A quanto sembra i militari non hanno a loro volta riscontrato segni visibili sul cassonato. Il sospetto è che il ragazzo magari avesse deciso di attraversare la strada senza accorgersi dell’arrivo del Ducato. Potrebbe essere stato buttato a terra dal mezzo pesante e poi schiacciato dal suv Ranault Kajar, guidato da una 27enne, che seguiva il furgone e che non aveva potuto far nulla per evitare l’impatto.

Gli interrogativi sono ancora tanti e per comprendere meglio l’esatta dinamica 8e le relative responsabilità)  occorrerà attendere, nei prossimi giorni il risultato dell’autopsia ed i riscontri scientifici sui due mezzi, entrambi sottoposti a sequestro.

Per il momento sia il 52enne sia la giovane sono stati denunciati a piede libero per omicidio stradale. Essendosi presentato spontaneamente l’operaio ha, quasi certamente, evitato il rischio di un arresto che sarebbe potuto scattare qualora i militari fossero risaliti a lui attraverso gli indizi già raccolti grazie ad alcune telecamere posizionate in zona. Dovrà probabilmente rispondere anche del reato di omissione di soccorso. L’indagine è affidata al p.m. Antonio Colonna.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome