I 50-54enni possono “prenotare” la vaccinazione Covid online. Sarà il medico a dare l’appuntamento

I nati dal 1967 al 1971, compresi, potranno compilare il modulo con i propri dati anagrafici e recapiti e "candidarsi". Sarà il medico curante a fissare gli appuntamenti. Andamento epidemiologico: Rt e incidenza nuovi casi in calo

La fase di prenotazione per la vaccinazione delle persone nate dal 1967 al 1971 è sembrata subito poco pratica. In origine infatti la Regione Emilia Romagna aveva comunicato che questa fascia d’età avrebbe dovuto prenotarsi tramite il proprio medico di famiglia. I telefoni dei dottori erano stati presi d’assalto senza che questi ultimi sapessero come gestire la cosa. Ed infatti in vicine città, come Reggio, si era corso ai ripari spostando la prenotazione dal filo del telefono ad una pagina online. Ora questa modalità viene estesa a tutta la regione: all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione le persone nate dal 1967 al 1971, compresi, potranno compilare il modulo con i propri dati anagrafici e recapiti: ogni medico riceverà i nominativi dei propri assistiti candidati e potrà programmare le iniezioni in autonomia o in collaborazione con l’Azienda USL. Alcuni medici effettueranno le vaccinazioni in prima persona, altri si appoggeranno a gruppi di più medici, altri ancora instraderanno i pazienti verso i centri vaccinali.
E’ possibile comunque anche chiamare il proprio medico di medicina generale anche se, pare di capire, la soluzione più semplice per tutti resta quella dell’online.
In teoria non dovrebbe essere invece aperta la possibilità di prenotazione in farmacia … ma non è detto che non arrivino ulteriori “cambi in corsa”.

Non oltre la prima settimana di giugno avrà inizio la vaccinazione di questa fascia d’età, considerando quelle in corso che sono già in capo ai medici di medicina generale, a partire dalle prime e seconde dosi per il personale scolastico. Complessivamente, dunque, in Emilia-Romagna i medici di medicina generale, che sono tenuti alla collaborazione alla campagna vaccinale sulla base dell’accordo nazionale, si sono impegnati con la Regione a garantire 70mila vaccinazioni alla settimana.

“Siamo soddisfatti- ha affermato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffale Donini, oggi in video conferenza stampa di aggiornamento su piano vaccinale e andamento epidemiologico – per la disponibilità che i medici di medicina generale ci hanno dato ad implementare e accelerare ulteriormente la campagna vaccinale, una disponibilità nata su loro richiesta. Confidiamo che l’obiettivo delle 70mila dosi settimanali – quindi 300mila al mese – venga raggiunto, in modo da continuare a delegare loro in esclusiva la somministrazione del vaccino a questa fascia di età, mentre i nostri hub naturalmente continuano ad essere attivi. L’obiettivo è incrementare sempre più le dosi giornaliere somministrate, auspicando la regolarità delle quantità annunciate da parte della Struttura commissariale. Oggi poi è una giornata simbolica, perché abbiamo superato 2 milioni di dosi somministrate. In Emilia-Romagna- ha concluso Donini – più di un terzo della popolazione vaccinabile ha già ricevuto almeno una dose, quasi il 18% due. E siamo pronti a correre ancora di più e a mantenere il passo anche per i probabili, futuri richiami necessari”.

In conferenza stampa l’assessore ha poi fatto il punto sul calendario delle consegne dei vaccini. La Regione garantisce al momento le 35.225 dosi di vaccino AstraZeneca-Vaxzevira per effettuare le seconde somministrazioni negli ambulatori dei medici dal 19 al 31 maggio; successivamente, in base ai quantitativi consegnati da parte della Struttura commissariale, si provvederà a garantire ai medici le altre dosi (33.213 previste nel mese di giugno e 3.790 in luglio).

Nella settimana 31 maggio – 6 giugno, visto l’aumento di quantitativo di vaccino dichiarato per l’Emilia-Romagna, inizieranno le consegne di vaccino a mRNA (Comirnaty), nell’ordine di 10mila dosi al giorno (70mila a settimana). Naturalmente i quantitativi e le tipologie di vaccini possono subire modifiche in caso di fluttuazioni sulle consegne o di aumento di disponibilità di altri vaccini sul mercato.

Per il ritiro delle dosi, punto di riferimento per i medici di medicina generale sono le farmacie aziendali, che provvederanno a rendicontare ai Dipartimenti di Cure Primarie le consegne effettuate. Vista la necessità di dare quotidianamente conto alla Struttura commissariale del numero di vaccini somministrati in rapporto a quelli consegnati, le vaccinazioni eseguite dovranno essere registrate dai medici nell’immediatezza e comunque non oltre le 24 ore.

Andamento campagna vaccinale

Ad oggi in regione sono state consegnate 2.134.310 dosi, di cui 2.005.145 già somministrate (alle ore 12): il 94% di quelle ricevute.

I cittadini completamente immunizzati con doppia dose sono 673.343 e 1.331.802 quelli che hanno ricevuto la prima dose: un numero più o meno uguale a chi nell’autunno scorso aveva ricevuto il vaccino antinfluenzale. Se ad essi si aggiungono i cittadini guariti da Covid, sono oltre 1,5 milioni gli emiliano-romagnoli tenuti più al riparo rispetto agli effetti della pandemia.

L’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni con dati più alti sulla copertura vaccinale: gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose sono il 90%, l’87% la seconda, quindi si sta avvicinando il completamento del target. Degenti Rsa e Cra: tra 97 e 98% prima dose, 85% la seconda. Operatori sanitari: 88% prima dose, 82% seconda. E anche per gli over 60, la cui vaccinazione ha avuto inizio pochi giorni fa, il 44% ha già ricevuto la prima dose. Sono partite anche le vaccinazioni ai caregiver, circa 27mila le dosi finora utilizzate.

Per quanto riguarda gli estremamente vulnerabili (circa 1,5 milioni di persone, compreso i gravemente in sovrappeso), il 60% ha avuto somministrata la prima dose, il 31% la seconda. Su questo punto Donini ha evidenziato che “il lavoro svolto su questa fascia non ha pari in nessun’altra regione d’Italia, grazie alla puntuale ricognizione delle condizioni cliniche dei cittadini svolta con la collaborazione di Ausl, medici di medicina generale e farmacisti”.

Complessivamente più di un terzo della popolazione vaccinabile è stata vaccinata con almeno una dose, quasi il 18% con entrambe.

Andamento epidemiologico: Rt e incidenza nuovi casi in calo

Si registra anche un alleggerimento complessivo della situazione pandemica: l’Rt regionale è sceso a 0.89, in calo rispetto alla settimana precedente. L’incidenza su 100mila abitanti è di 95.88, anch’essa in calo. Ampiamente sotto la media sono gli over 85, il cui livello di incidenza è 46; nella fascia dai 65 agli 84 anni il livello di incidenza è di 49: per entrambe le classi l’incidenza è pertanto quasi la metà rispetto a quella regionale, segno che – come ha ricordato Donini – la vaccinazione prioritariamente rivolta alle persone anziane e vulnerabili sta mostrando i suoi effetti. Scendendo con l’età anagrafica, l’incidenza dai 45 ai 64 anni è 85, sempre su 100mila abitanti, mentre in tutte le classi più giovani è sopra la media regionale. A questo proposito, l’assessore ha ricordato come “si stia procedendo a passo spedito, a livello internazionale, sulla possibile vaccinazione delle età adolescenziali. Una notizia che ci riempie di gioia perché potremmo intervenire, quando avremo l’autorizzazione, su una fascia di popolazione la cui circolazione del virus, come dimostrano i dati, non è banale”.

I ricoveri sono drasticamente diminuiti: l’occupazione dei reparti Covid è al 25% (40% la soglia di rischio), del 29% in quelli di Terapia intensiva (30% la soglia limite).

Per quanto riguarda il tipo di vaccino utilizzato, ad oggi è stato somministrato quasi 1,5 milioni di dosi di Pfizer; 174.909 Moderna, 395.844 AstraZeneca, 19.013 J& J.

Vaccinazioni in azienda

L’assessore ha sottolineato come sia in corso il confronto con le categorie economiche e le rappresentanze sindacali sulle linee guida per le vaccinazioni in azienda: da giugno, infatti, sarà disponibile una quota di vaccini che sarà destinata all’ambito del lavoro. Particolare attenzione sarà posta al settore turistico, che nell’ambito produttivo dovrà trovare un canale di somministrazione vaccinale.

Anche le farmacie entreranno in campo per la vaccinazione, sono circa 800 quelle che hanno già dato la propria disponibilità.

Visite nelle Cra

Infine, Donini ha sottolineato che è stato concluso l’accordo con il Governo e le Regioni sulle modalità di accesso nelle Cra. Si potrà entrare in presenza di una delle seguenti condizioni: certificazione dello stato di completamento del ciclo vaccinale; guarigione da infezione da Sars-Cov 2 o esibizione di un test molecolare o antigenico rapido negativo nelle 48 ore precedenti.

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