I 500 anni di Santa Maria di Campagna celebrati con l’annullo postale raffigurante Alessio Tramello

Confermata l’uscita in autunno del francobollo per i centenari del Duomo e della chiesa di Campagna

Grande interesse per le iniziative filateliche promosse dalla Banca di Piacenza a ricordo dei 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna, e non solo. Nella Biblioteca del Convento, per i “Giovedì della Basilica”, il condirettore generale Pietro Coppelli ha questa sera dapprima ricordato l’emissione – voluta dalla Banca – del francobollo di Stato per i centenari del Duomo e di Santa Maria di Campagna, la cui uscita ufficiale è prevista per quest’autunno, in occasione della festa di Santa Giustina. «Il ministero dello Sviluppo economico – ha spiegato il dott. Coppelli – ha autorizzato l’emissione al termine di un’impegnativa istruttoria. Ed è stata la stessa Banca a richiedere che il francobollo riguardasse anche i 900 anni della Cattedrale».

Il condirettore generale ha quindi illustrato la seconda iniziativa della Banca: l’annullo per celebrare i 500 anni della Basilica di Campagna autorizzato da Poste Italiane, che porta la data del 9 giugno e nel quale è raffigurata l’immagine dell’architetto Alessio Tramello (progettista del santuario mariano) tratta dal volume di padre Andrea Corna “Profili di illustri piacentini” (1914). Presentata, nel corso della serata, anche la cartolina realizzata dall’Istituto di credito locale con riprodotta la sezione della Basilica opera del disegnatore Loreno (sic) Confortini. Cartolina (definita dal dott. Coppelli «un pezzo unico da collezionare») che, al termine dell’incontro, è stata distribuita ai partecipanti dopo essere stata timbrata con l’annullo da due funzionari dello Sportello filatelico dell’Ufficio postale di Piacenza Centro, Sportello di via Sant’Antonino dove l’annullo resterà per 4 mesi, per poi essere mandato al Museo delle Poste di Roma.

A Valeria Poli e a Carlo Ponzini il compito di soffermarsi sul tema associato all’annullo postale: “Il disegno in architettura da Alessio Tramello ad oggi”.

«Il disegno nel corso dell’Umanesimo – ha argomentato la prof. Poli – diviene un vero e proprio linguaggio capace di essere tramite tra il rilievo dell’antico e il progetto del nuovo, tra progettista, maestranze e committenza. Proprio nella fase di formazione del Tramello, risultato del confronto tra teoria e prassi di due personaggi come Bramante e Cesariano, si delinea la nuova fase rinascimentale caratterizzata dall’alternativa tra classicismo e anticlassicismo, che determinerà una ricca produzione trattatistica. In questo contesto nasce anche la cartografia urbana e territoriale, che fonde il rilievo planimetrico e la ricostruzione prospettica. Si tratta della rappresentazione prospettico-planimetrica adottata da Paolo Bolzoni nella incisione urbana del 1571 e nella prospettiva a Caprarola del 1573. La ricostruzione dei criteri progettuali tramelliani – ha concluso la relatrice – è possibile soprattutto grazie alla restituzione grafica di Pietro Gazzola degli anni ’50 e alle più recenti ricostruzioni modulari del prof. Bruno Adorni, arrivando alle ricostruzioni 3D realizzate per il video celebrativo di Santa Maria di Campagna, recentemente presentato dalla Banca, frutto della collaborazione tra Elena Bastianini, Marco Stucchi e mia».

A parere dell’arch. Ponzini «il disegno ha subìto una grande evoluzione nel tempo».

«Oggi – ha proseguito – abbiamo la totale libertà di imparare e creare disegni di tutti i tipi, grazie soprattutto all’uso della tecnologia digitale, che ci permette di avere accesso a molti strumenti con poca attrezzatura. Tuttavia, ci sono state grandi tendenze nel corso della storia, che si sono sviluppate in parallelo con le attrezzature disponibili per gli artisti di ogni epoca (l’architetto ha compiuto un excursus partendo dagli inizi dell’arte grafica nella Preistoria, per passare all’Antichità con il disegno utilizzato per farsi capire e all’Alto Medioevo, dove il disegno era radicato nella religione; e finendo con il rivoluzionario Rinascimento delle grandi scuole d’arte e l’esame del periodo XVII-XX secolo, dove il disegno si è popolarizzato, ndr). Per rimanere creativi – ha chiosato l’arch. Ponzini – è quindi necessario mantenere una mente aperta, e padroneggiare gli strumenti moderni può essere un vero vantaggio». E a dimostrazione di quanto affermato, ha mostrato una sua ricostruzione della Basica di Campagna in 3D partendo dai disegni del Tramello.

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