I sindaci piacentini designano i candidati consiglieri della Fondazione ma si fa strada l’ipotesi ricorso

I primi cittadini hanno designato Cristina Dodici ed il consigliere uscente Fabio Fornari. Costretti al voto palese sembra che alcuni sindaci stiano pensando di impugnare la decisione della Fondazione

Passo dopo passo, seguendo le regole di un complicato e discusso statuto, si va componendo il nuovo consiglio della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Questa mattina L’Assemblea dei Sindaci, convocati in Fondazione per la designazione di due candidati (un uomo ed una donna), ha designato la dottoressa Cristina Dodici (imprenditrice) e il professor Fabio Fornari (medico, ex primario).

Mentre la designazione della dottoressa Dodici era data per scontata, c’era mota più incertezza sul nome del secondo candidato ma alla fine è prevalsa la linea della continuità con la conferma del consigliere già in carica.

Alcuni sindaci avevano chiesto che la scelta avvenisse con voto segreto, linea che non è passata e la votazione è dunque avvenuta in forma palese. Proprio per questo, subito dopo la proclamazione da parte del Presidente della Fondazione Massimo Toscani, ha iniziato a circolare la voce secondo cui alcuni primi cittadini  intenderebbero impugnare le designazioni. Il voto palese non è infatti previsto né nello statuto né nel regolamento delle nomine e nei fatti è stato imposto dalla dirigenza della Fondazione rifacendosi a quano avvenuto nella scorsa tornata elettorale. Secondo i sindaci però si trattava, allora, di una situazione radicalmente diversa ed in ogni caso non sarebbe un consolidato precedente.

Al di là dell’esito di un eventuale ricorso volendo dare una chiave di lettura politica a queste designazioni l’esito della votazione ha confermato la spaccatura del centrodestra, le cui componenti di Fratelli d’Italia e Lega hanno sostenuto la candidatura di Guido Sicuro (presidente di Musetti), preferendolo al candidato uscente sul quale si è alla fine schierata la maggioranza dei sindaci votanti in videocollegamento.

Com’è noto, la scelta tra i due candidati designati, sempre in base al curioso Statuto, spetterà al consiglio uscente, di cui fa parte anche il prof. Fornari. Successivamente, il nuovo Consiglio designerà il Presidente che, a sua volta, sceglierà i membri del nuovo Consiglio di amministrazione.

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