Il biologico in scena a Sana, a Bologna

Nel 2022 l’89% delle famiglie italiane ha  acquistato bio almeno una volta

Si è aperto ieri a BolognaFiere il Salone internazionale del biologico e del naturale che chiuderà domenica 11 settembre. La fiera non riesce ancora a tornare ai livelli pre-pandemia quando gli espositori erano oltre 900 ed i padiglioni erano pienamente occupati. In quest’edizione 2022 sono 700 gli espositori con alcune interessanti collettive straniere. Non sono comunque mancati i visitatori seppure meno numerosi  rispetto al passato. Sana si conferma comunque l’appuntamento più importante del settore in Italia in particolare per quanto riguarda la sezione care & beauty e quella Green-lifestyle.

Questa 34° edizion e vede la partecipazione di cinque delle Regioni leader nella coltivazione biologica della propria superficie agricola: Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Marche. Un quintetto che da solo vale la metà della superficie bio italiana. Le cinque Regioni hanno portato a SANA oltre cento aziende locali pronte a far conoscere le migliori e più originali proposte regionali per la crescita e la diversificazione del comparto.

“Più di trent’anni fa, nel 1988 – afferma Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – abbiamo avuto l’intuizione di affrontare per primi nel nostro settore i temi del biologico, del naturale, della sostenibilità: oggi quella scelta si dimostra un’avanguardia alla quale nessuno può sottrarsi, perché è su quei temi che si gioca il futuro del nostro pianeta. La siccità che ha afflitto il Paese, a cominciare dalla pianura padana, è uno dei drammatici effetti del cambiamento climatico e ci ricorda che abbiamo il dovere, come produttori e come consumatori, di procedere spediti verso gli impegni della transizione sostenibile. SANA rappresenta la sede autorevole e un’occasione preziosa per imprese, operatori e consumatori per confrontarsi, aggiornarsi, giocare insieme la sfida di costruire un futuro migliore.

Il mercato bio in Italia

Secondo l’Osservatorio Sana nel 2022 le vendite alimentari bio nel mercato interno (consumi domestici e consumi fuori casa) hanno raggiunto 5 miliardi di euro e rappresentano il 3,5% delle vendite al dettaglio biologiche mondiali. A trainare la crescita del mercato sono i consumi fuori casa che hanno superato il miliardo di euro, segnando una crescita del +53% rispetto al 2021 grazie alla dinamica sia della componente legata alla ristorazione collettiva (+20%) che a quella della ristorazione commerciale (+79%).

In controtendenza i consumi domestici che segnano dopo anni una leggera flessione (-0,8% a valore rispetto allo stesso periodo 2021). Questo l’esito di trend molto differenti legati ai canali: a soffrire è soprattutto la rete di negozi specializzati che segna una battuta di arresto (-8% rispetto allo stesso periodo del 2021); la Distribuzione Moderna di fatto mantiene a valore le dimensioni del 2021 (+0,8% a valore) mentre crescono del 5% gli altri canali (vendita diretta realizzata in mercatini e aziende, gruppi di acquisto solidale, farmacie, parafarmacie ed erboristerie).

Continua la crescita dell’export bio Made in Italy che continua la sua corsa: +16% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 3,4 miliardi di euro di vendite sui mercati internazionali. Dal 2012 ad oggi il mercato interno legato al biologico è cresciuto del 131%, ancor più brillante la crescita dell’export e (+181% rispetto al 2008).

“I dati che emergono dall’Osservatorio Sana presentano uno scenario, che pur confermandosi positivo, contiene alcuni elementi di riflessione. Mentre il nostro Paese continua ad essere leader a livello europeo per superficie agricola coltivata a biologico con il 17,4% e per numero di operatori che continuano a crescere, per la prima volta si registra una leggera decrescita dei consumi domestici, in controtendenza rispetto a quelli della ristorazione, commerciale e collettiva, e all’export che si confermano veri e provi driver di crescita per l’intero settore. E’ evidente a tutti che il quadro dei consumi negli ultimi due anni è stato stravolto dalle emergenze che si sono susseguite, dalla crisi pandemica prima e poi da quella che si è determinata con il conflitto in Europa, ma questo non toglie nulla al fatto che, oltre ad investire per continuare a far crescere l’export, occorre far ripartire anche i consumi domestici utilizzando tutti gli strumenti a disposizione offerti dal nuovo quadro normativo che abbiamo a disposizione con la legge nazionale sul biologico e con il Piano d’Azione Nazionale. E’ fondamentale infatti far crescere sia la produzione che i consumi utilizzando al meglio gli investimenti stanziati per il comparto, quasi 3 miliardi di euro per i prossimi 5 anni, sostenendo gli agricoltori nella transizione agroecologica, per tutelare l’ambiente, contrastare i cambiamenti climatici e favorire un’occupazione agricola, in particolare di donne e giovani, sempre più interessati al metodo biologico. Al tempo stesso occorre avviare un’efficace attività di promozione e comunicazione ai cittadini sui valori del bio e di educazione alimentare, per invertire anche il dato dei consumi domestici e proseguire nel percorso che vede il nostro Paese leader in Europa nel settore”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

Informazioni utili

La 34a edizione di SANA è in programma al Quartiere fieristico di Bologna dall’8 all’11 settembre 2022, nei padiglioni 28-29 (Organic Food), 30 (Organic Food e Sanatech), 25-26 (Care & Beauty) e 21 (Green Lifestyle).

Ingressi: Ovest Costituzione e Nord.

Orari: giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 settembre dalle 9.30 alle 18; domenica 11 settembre dalle 9.30 alle 17. Il Salone è aperto al pubblico e agli operatori del settore.

Ticket solo online su www.sana.it.

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