Il colonnello Abrate, comandante dei carabinieri: “Piacentini molto rispettosi delle regole anti-Covid”

Il comandante si augura un 2022 in cui "camminare serenamente per strada senza mascherine, guardandoci in faccia e sorridendo". Reati stabili rispetto al 2019. Aumentano quelli fra le mura domestiche

Incontro di fine anno del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Abrate, con la stampa per il consueto scambio degli auguri ma anche per un informale bilancio sull’attività dell’Arma nella nostra provincia nei dodici mesi appena trascorsi.

Un periodo decisamente particolare, fortemente condizionato dalla pandemia ed infatti, secondo Abrate, anche i dati vanno visti alla luce di questa premessa.

«Sull’andamento della delittuosità dobbiamo innanzitutto fare una distinzione perché dal punto di vista dell’analisi statistica ha più senso confrontare il 2021 con il 2019. Il 2020 è stato un anno eccezionale con il lock down. Se paragoniamo invece 2019 e 2021 sostanzialmente i reati sono stazionari. Quest’anno abbiamo +1,4% che però può essere considerato un qualcosa di fisiologico. Noi come arma dei carabinieri abbiamo proceduto per il 76% dei reati denunciati, quindi sostanzialmente tre cittadini su quattro hanno bussato a una nostra stazione chiedendo aiuto perché avevano subito un reato».

Quali sono i reati più in evidenza?

«Il reato che segna un picco significativo è quello dei Codici Rossi (violenza domestica e di genere ndr.) che probabilmente sono anche connessi con le convivenze forzate e quindi con un aumento della conflittualità intra familiare».

Oltre ai codici rossi quali altri reati vi hanno preoccupato maggiormente?

«Tutti i reati per noi sono importanti ma è chiaro che, ad esempio, i furti sono un reato veramente odioso poiché vanno a violare quella che è l’intimità familiare. Quando un cittadino percepisce che una persona è entrata in casa sua vive “un’invasione estremamente fastidiosa” e per lui quindi grave. Poi ci sono le truffe agli anziani e a tutte le categorie vulnerabili: malviventi che approfittano dell’ingenuità o della debolezza delle persone. Un altro settore in cui siamo molto attivi quello del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Solo nell’anno scorso abbiamo portato a termine quattro operazioni in cui sono state arrestate, su ordine di custodia cautelare dell’autorità giudiziaria, oltre 70 persone: 70 spacciatori che operavano sul territorio piacentino. Per noi è anche molto importante l’attività di pattugliamento, di controllo preventivo del territorio. Nell’ambito delle strategie che vengono elaborate in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica effettuiamo un controllo capillare: in tutta la provincia, ogni giorno, noi esprimiamo mediamente 50 – 60 pattugli, oltre ai rinforzi che abbiamo avuto».

Vi state anche occupando di controlli sul rispetto delle regole anti pandemia. Come si stanno comportando i piacentini?

«La cittadinanza è molto rispettosa rispetto alle ordinanze. E’ vero, c’è qualche sanzione che viene elevata. L’ultima settimana ne abbiamo fatte quattro o 5 … però sulle migliaia di controlli. Noi controlliamo mediamente 4.000 persone a settimana e 3 4 che non hanno la mascherina indossata bene o che anche se invitati ad alzarsi la non la portano, oppure non hanno il green pass e vogliono lo stesso viaggiare sull’autobus …. ci sta, è fisiologico. Non è sicuramente un qualcosa di statisticamente rilevante».

Intensificherete i controlli in vista del Capodanno?

«Per il Capodanno sono previsti controlli, anche perché i decreti hanno imposto tutta una serie di limitazioni e quindi saremo presenti sul territorio. Comunque confidiamo nella massima responsabilità di tutti i cittadini perché è chiaro che è una festa però bisogna cercare di limitare gli assembramenti il più possibile».

Che augurio si sente di rivolgere ai piacentini per il prossimo anno?

«L’augurio che posso fare per il 2022 è che sparisca questo maledetto Covid e che torniamo tutti a poter camminare serenamente per strada senza mascherine e guardandoci in faccia e sorridendo».

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