Il dopo Covid è prevenzione delle malattie: l’impegno del Rotary Fiorenzuola d’Arda

Sintesi della serata conviviale dedicata al tema con i dott. Frisina e Marcello dell’ASL di Piacenza

Si riparte dalla cura e dalla prevenzione al Rotary Fiorenzuola. “Dopo due anni di Covid, durante i quali ci siamo spesi operativamente con gli altri club del gruppo piacentino a sostegno dell’Ospedale di Piacenza ed in generale di diverse associazioni che si sono impegnate per il contrasto alla pandemia, il Rotary Fiorenzuola d’Arda ha voluto dedicare una serata alla prevenzione di due malattie importanti perché vogliamo sottolineare al nostro interno, ma anche come messaggio al territorio, come sia fondamentale riprendere la normalità nella cura individuale e nella sanità” afferma Stefano Pavesi, Presidente del Club.  “Per questo motivo  abbiamo invitato due importanti medici dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto, il direttore della unità complessa di oculistica UOC e Responsabile dei servizi di oculistica territoriali della rete ospedaliera della provincia di Piacenza Rino Frisina e lo specialista in urologia Gennaro Marcello, peraltro anche socio del club, perché intendiamo anche valorizzare le tante professionalità presenti nel club”.

La serata si è svolta nella suggestiva location della Finestra sul Po che ha offerto ai tanti ospiti presenti l’opportunità di godere del magnifico paesaggio di fine estate sull’argine del grande fiume.

Il dott. Frisina è arrivato a Piacenza da pochi mesi dopo esperienze importanti in diverse città del Nord Italia (Treviso, Bolzano, Vicenza, Brescia, Trento e Padova) a guidare l’unità complessa. E’ anche docente universitario. Il dott. Marcello ha vasta esperienza in urologia e dal 1993 ricopre il ruolo di Dirigente Medico di I° livello presso l’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale di Piacenza con incarico di sostituto del Direttore dell’Unità in caso di sua assenza, tutor nel corso di formazione dei Medici di Medicina Generale e per medici specializzandi in Urologia. Entrambi sono autori di numerose pubblicazioni scientifiche.

Il dott. Marcello ha concentrato l’attenzione sull’importanza della prevenzione nella cura del tumore della prostata. Ha sottolineato come una percentuale bassa degli individui a rischio (gli uomini sopra i cinquanta anni) si sottopone ai due test necessari per misurare i rischi di tumore, ovvero l’esame di dosaggio del PSA (ricerca dell’antigene prostatico specifico) insieme ad una visita urologica annuale. “Tra i fattori di rischio vi sono certamente l’età, la predisposizione familiare e lo stile di vita (in particolare eccessiva alimentazione, obesità, fumo, mancanza di attività fisica) – ha affermato il dott. Marcello. – La complessità della diagnosi rende necessari, in presenza dei fattori di rischio, l’attività di prevenzione che può significativamente ridurre i rischi derivanti dall’insorgere di una malattia tumorale.” L’aspettativa di vita di un tumore in fase avanzata è ancora del 30% e questo giustifica la robusta esortazione che il dott. Marcello ha formulato alla prevenzione.

Dal suo canto, il dott. Frisina ha preso le mosse da considerazioni relative all’importanza della vista e della salute dell’occhio nella vita delle persone.  “La vista è un senso di enorme importanza, che permette il contatto con il mondo sin dalla nascita – ha sostenuto il dott. Frisina. In alcuni paesi è talmente forte la sensibilità culturale alla vista che i bambini non vedenti sono considerati come “stregati”, come succede in Costa d’Avorio, un luogo che conosco per la partecipazione ad alcuni missioni sanitarie”.  Dopo un simpatico filmato sul tema del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, il dott. Frisina ha fornito con grande capacità comunicativa gli elementi essenziali di alcune patologie oculistiche. Anche nel suo caso, ha sottolineato come il ruolo dell’oculista debba essere letto anche in ottica di prevenzione. Grande rilevanza quindi per la visita oculistica, che deve accompagnare l’individuo in tutte le età. Si è quindi passati ad illustrare la patologia della cataratta, oggi affrontata  con tecniche chirurgiche mininvasive e con anestesia topica. Proprio le innovative tecniche di anestesia hanno fortemente influenzato il tipo di intervento, oggi possibile con tempistiche medie di 6/15 minuti. Frisina ha quindi affrontato la tematica, di ben maggior complessità, della chirurgia della retina, e del distacco della stessa, configurabile come uno degli eventi più traumatici da affrontare.  Richiami specifici sono stati fatti sulla strumentazione di estrema precisione utilizzata per affrontare l’intervento e all’uso del crio-trattamento.

La serata è stata vivacizzata da un intenso dibattito a dimostrazione dell’interesse e dell’attenzione su questi temi dei partecipanti ed anche un impegno operativo ad una collaborazione fattiva del club nella promozione della prevenzione medica, in particolare in collaborazione con le realtà della sanità piacentina: “Si tratta di un elemento fondamentale della nostra presenza sul territorio” conclude il Presidente Pavesi. Lo scambio finale dei gagliardetti con gli ospiti ha concluso la serata.

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