Il pasticcio delle graduatorie dei supplenti rende l’inizio dell’anno scolastico sempre più caotico

Come se non fossero bastate le difficoltà del Covid, il nuovo sistema di graduatoria per le supplenze escogitato dal ministro Azzolina ha generato migliaia di errori senza che fosse previsto a monte un sistema di rettifica veloce. Anche i sindacati piacentini protestano

Ci sono gli improbabili banchi con le rotelle, il gel e le mascherine che il commissario Arcuri aveva promesso ma che ancora le scuole piacentine non hanno visto (e che i genitori comprano a proprie spese). Ci sono protocolli anti Covid che occupano pagine e pagine di verbosi documenti ma che, stringi stringi, si limitano all’abolizione dell’intervallo e della ginnastica  e che raccomandano di areare i locali aprendo le finestre. Ci sono i nastri gialli e neri posizionati per terra a delimitare lo spazio di ciascun banco e che forse fungono da invisibile barriera antivirus.

L’impressione finale è che manchi la sicurezza vera e concreta per i nostri bambini e ragazzi e più che altro si spera nella clemenza della malattia sempre che non si ammalino dovendo viaggiare con i finestrini dei bus aperti (sic!).

Come sempre un conto sono i proclami ed un altro i fatti.

Fra stanziamenti promessi, i banchi acquistati, i Tir di Dpi che dovrebbero inondare i nostri istituti, a parole, la scuola italiana parrebbe far concorrenza al MIT di Boston.

La realtà è invece assai più triste e preoccupante. La scuola è già parzialmente incominciata e dovrebbe girare a pieno regime da lunedì prossimo.

La situazione di fatto sembra addirittura peggiore degli ultimi anni perché ai tanti e complicati problemi indotti dalla pandemia il ministro Azzolina ed i suoi burocrati hanno pensato di aggiungere un sistema di reclutamento degli insegnanti e dei supplenti totalmente nuovo, mai testato e che si sta rivelando pieno di insidie per non dire disastroso.

A sparare bordate contro questa novità 2020 non sono solo i brontoloni della destra d’opposizione da  Salvini, alla Meloni ma i sindacati compatti, compresa la CGIL, storicamente allineata sulle posizioni della sinistra.

Riassumendo quest’anno il ministro Azzolina ha deciso di revisionare le graduatorie e lo ha fatto in base a criteri tutti nuovi (GAE e GPS). Le domande sono state inoltrate in via elettronica ed è stato lasciato pochissimo tempo alle scuole polo per inserire i dati.

Il risultato è che le graduatorie contengono un mare di errori. Basta correggerli, penserete voi. Invece no, perché non è stato previsto a monte un sistema di rettifica. Al momento si procede a tentoni rifacendosi a chiarimenti non sempre chiari rilasciati dal ministero e non si capisce se, come e quando sia possibile rettificare le storture.

Di conseguenza si rischia che un insegnante venga, ad esempio, nominato perché trentesimo in graduatoria con trenta posti disponibili ma che nel frattempo le graduatorie vengano corrette e da trentesimo l’insegnante venga retrocesso alla posizione trentatré. Nel giro di qualche giorno potrebbe trovarsi a dover scendere dalla cattedra su cui è appena salito, lasciando il posto a qualche altro docente. Il tutto con il rischio di ricorsi e controricorsi.

Il ministro ha minimizzato dicendo che gli errori sono solo poche centinaia ma in queste ore viene smentita dai fatti. Anche a Piacenza Lo hanno denunciato, oggi, in un comunicato congiunto, il Coordinamento Precari scuola e la Segreteria della Flc Cgil.

Ecco il testo

«Nei giorni scorsi la videoconferenza tra le organizzazioni sindacali del comparto scuola e l’Ufficio Scolastico IX sede di Piacenza ha confermato le criticità che avevamo evidenziato. Nell’incontro, anche alla luce dei recenti apporti normativi, sono state sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione le criticità emerse a seguito della pubblicazione delle nuove graduatorie provinciali. Criticità che già avevamo preventivamente ipotizzato e segnalato al livello nazionale della nostra organizzazione sindacale – anche valutate alcune ipotesi riguardanti le modalità di convocazione del personale docente per l’assegnazione delle supplenze annuali (30/06 e 31/08) da GAE e nuove GPS. 

Le GPS hanno stravolto gli assetti delle graduatorie preesistenti a causa della variazione delle tabelle di valutazione, e le carenze normative che hanno determinato l’esigenza di diramare faq e note ministeriali in corso d’opera, durante la compilazione delle domande e anche dopo la pubblicazione delle GPS, hanno portato a errori materiali e di attribuzione di punteggio. In tal senso, non aver previsto la pubblicazione di graduatorie provvisorie avverso le quali sarebbe stato possibile produrre reclamo per chiedere la rettifica di quei punteggi, rappresenta a nostro parere il più grande vulnus dell’impianto concettuale alla base della costituzione di queste nuove graduatorie GPS. 

Le operazioni di prima verifica di quanto dichiarato dagli aspiranti docenti sono state affidate alle segreterie scolastiche su delega dell’Ufficio Scolastico per specifiche classi di concorso. Tale modello organizzativo è stato probabilmente attuato poiché gli uffici scolastici, con organico limitato, non avrebbero potuto gestire la mole di domande pervenute. La gestione di domande effettuate da parte di candidati presenti nelle graduatorie per molteplici classi di concorso ha ad esempio determinato, in svariati casi, una valutazione dei punteggi variabile a seconda della segreteria scolastica che ha valutato la domanda. 

Le segreterie scolastiche hanno valutato circa 6800 domande in appena due settimane, e per la compilazione della domanda da parte degli aspiranti era stato concesso lo stesso periodo di tempo. 

Durante la fase di compilazione, a più riprese abbiamo segnalato le incongruenze evidenziate tra la normativa e le singole sezioni della domanda. Il sistema informatico messo a punto dal Ministero dell’Istruzione e modificato di giorno in giorno, è andato ripetutamente in tilt. Le faq hanno sostanzialmente riempito i vuoti normativi derivati da una previsione insufficiente delle casistiche, e spesso non hanno fugato tutti i dubbi. Sovente i pdf generati all’atto dell’inoltro delle domande presentavano incoerenze con quanto dichiarato, dati mancanti o diversi da quelli inseriti. 

La mancanza di chiarezza delle tabelle di valutazione dei titoli ha determinato l’esigenza da parte del Ministero dell’Istruzione di emanare, attraverso la nota 1550 del 4 settembre 2020, nuove direttive per l’interpretazione delle stesse, che hanno retroattivamente generato la necessità di una ulteriore revisione dei punteggi. 

Dopo l’intervento sindacale al livello nazionale, il Ministero dell’Istruzione ha invitato gli uffici territoriali ad effettuare verifiche e correzioni. Ad oggi è imprevedibile quante e quali correzioni saranno apportate alle nuove GPS prima che si dia luogo alle procedure di nomina dei docenti. 

I supplenti ai quali è stato calcolato erroneamente il punteggio, si troveranno, in sede di prima attribuzione di una nomina dalle nuove graduatorie, di fronte a un controllo approfondito da parte delle istituzioni scolastiche di servizio, che potrebbe dar luogo alla rescissione dei contratti stipulati eventualmente sulla base di punteggi attribuiti che collocano gli aspiranti in posizione favorevole rispetto a quella verificata. 

In riferimento a quanto sopra esposto, riteniamo doverosa (e non eventuale e gentile concessione) la correzione dei punteggi sia per coloro i quali, anche su nostra sollecitazione, hanno ritenuto di produrre reclamo avverso le graduatorie pubblicate, che per gli aspiranti che non hanno prodotto alcun reclamo, ritenendo immutabili le graduatorie pubblicate, come da prima indicazione da parte del Ministero dell’Istruzione. 

Consapevoli che le nomine sono alle porte e che le tempistiche sono estremamente ristrette, chiediamo comunque uno sforzo nella direzione giusta, al fine di dirimere il maggior numero di criticità per evitare ulteriori disagi ai docenti e limitare il numero di contenziosi che con tutta probabilità saranno attivati dagli interessati per salvaguardare i propri diritti. In breve, l’impiego delle nuove GPS senza le opportune revisioni potrebbe avere conseguenze dirette sui docenti precari della scuola e ricadere sulle segreterie scolastiche nonché sugli studenti, in termini di continuità didattica. 

Alla luce di queste riflessioni chiediamo che si dia luogo alle convocazioni per l’assegnazione delle supplenze annuali solo dopo l’apporto delle rettifiche, in riferimento agli errori materiali, segnalati o meno dagli interessati, e in ottemperanza alle indicazione fornite dal Ministero dell’Istruzione. Inoltre invitiamo l’Ufficio Scolastico ad accogliere le proposte avanzate dalla FLC CGIL di Piacenza anche in relazione alle modalità procedurali per la nomina, impiegando un modello organizzativo basato su convocazioni da graduatorie incrociate a partire dal sostegno, a garanzia di trasparenza e a tutela dei diritti di tutti. Diversamente, i docenti potrebbero accettare una supplenza sul sostegno per poi rinunciarvi all’atto delle nomine dalle classi di concorso. Una simile eventualità configurerebbe certamente un ulteriore aggravio di lavoro per le segreterie scolastiche, che dovrebbero provvedere autonomamente alla convocazione e nomina dei docenti sui posti residuali dalle convocazioni da GPS, ma prima di tutto rappresenterebbe un danno enorme e inaccettabile per alunni e alunne diversamente abili che rimarrebbero per un numero imprecisato di giorni in attesa della nomina di questi docenti». 

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