Il sindaco di Zavattarello (PV) agli arresti domiciliari

Il primo cittadino del paese confinante con la nostra provincia accusato di aver “pilotato” l’appalto per l’asilo nido e di aver favorito il direttore di una Rsa

Un altro sindaco di un piccolo comune montano finisce nei guai per una vicenda legata agli appalti. Questa volta on si tratta del primo cittadino di un comune della nostra provincia ma di quello di un paese confinante con il piacentino, Zavattarello.

Agli arresti domiciliari è da ieri Simone Tiglio, imprenditore, alla guida del comune pavese da 13 anni. Venne eletto giovanissimo (aveva 24 anni), per la prima volta, nell’ormai lontano 2009 ed era stato riconfermato nel 2014 e nel 2019 a capo di una civica di area centro-destra.

Su di lui era in corso un’indagine della Guardia di Finanza di Voghera coordinata dalla procura della Repubblica di Pavia. Il reato che gli viene contestato è quello “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.  Secondo l’accusa ci sarebbero state irregolarità nel bando di gara per l’assegnazione della gestione dell’asilo nido comunale. Il sindaco, due funzionari pubblici ed un imprenditore (tutti indagati) avrebbero fatto in modo da “costruire” un appalto che calzasse su misura per l’azienda risultata vincitrice.

C’è inoltre un secondo filone di indagini a carico di Simone Tiglio e di due dipendenti del comune: vi sarebbero infatti state irregolarità anche nell’esame pubblico per la scelta del direttore della Rsa per anziani ed al candidato favorito sarebbero state “passate” le domande in anticipo.

Come sempre tutte le accuse andranno dimostrate in tribunale. Intanto occorrerebbe una riflessione, a livello politico, sulla gestione dei piccoli comuni italiani. Anche perché, al di là de singoli aspetti penali, il carico di responsabilità in carico agli amministratori è davvero notevole e si rischia di non trovare con tanta facilità candidati disposti a farsene carico.

(foto Yoruno)

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