Il tribunale omologa il concordato preventivo di Inacqua

L’attività del centro Marco Polo riprenderà a settembre. Salvaguardati circa 50 posti di lavoro: nella struttura di via Rigolli sono ospitati un asilo nido ed una scuola paritaria dell’infanzia

La cooperativa sociale Inacqua (cui fanno capo l’omonimo centro medico ed il centro Marco Polo, specializzato nella valorizzazione dell’acqua in percorsi educativo-formativi o terapeutici), ha ottenuto nei giorni scorsi dal Tribunale di Piacenza l’omologa del concordato preventivo in continuità.

Grazie al concordato preventivo sarà possibile salvaguardare tutti i circa 50 posti di lavoro che la cooperativa assicurava in tempi pre-crisi. La ripresa dell’operatività ed il ripristino della continuità d’impresa dovrebbero anche tradursi in un rientro economico per i creditori, nonché per l’economia piacentina nel suo complesso.

Grazie a questa operazione societaria l’attività didattica del centro Marco Polo (struttura comprensiva di asilo nido e scuola paritaria dell’infanzia) potrà riprendere già dal prossimo mese di settembre, con soddisfazione delle tante famiglie piacentine che negli anni hanno apprezzati progetti pedagogici unici nel loro genere, grazie alla combinazione di attività educative tradizionali con attività realizzate in acqua.

La cooperativa Inacqua aveva accumulato negli anni una importante esposizione debitoria (oltre 5 milioni di euro), con difficoltà sempre crescenti nella gestione di una simile mole di passività; nel 2019 ha presentato un piano di concordato, finalizzato a mantenere l’operatività delle strutture gestite nonché a realizzare risorse a beneficio dei creditori, attraverso la cessione di alcuni assets legati al settore sanitario.

Il passaggio fondamentale è stata la cessione del “Centro medico Baia del Re” che è stata trasferita alla società denominata “INACQUA Centro Medico e Termale Srl”. Questa cessione di ramo d’azienda ha consentito di recuperare liquidità, ridurre i costi operativi ed alleggerire la posizione debitoria della cooperativa, che potrà così nuovamente concentrarsi sul settore dei servizi educativi per l’infanzia ad alta specializzazione.

Tutte le fasi che hanno portato all’omologa del concordato preventivo sono state curate dallo Studio MBL Pro di Modena (specializzato in procedure concorsuali ed attività di restructuring aziendale), in particolare dall’avvocato Nicola Milano (Advisor Legale) e dal dottore commercialista Federico Bacchiega (Advisor Finanziario), che hanno gestito tutti gli aspetti di natura giuridica ed economica.

 «La notizia dell’omologa – dichiara con soddisfazione Marco Carini, Presidente della Cooperativa Sociale Inacqua – restituisce serenità e premia il lungo e faticoso percorso intrapreso dai soci e da tutto il personale per uscire dal momento gravoso e pericoloso in cui ci eravamo trovati ed ha restituito l’atteso futuro al progetto Inacqua che, non dimentichiamolo, in oltre 30 anni ha avvicinato al mondo dell’acqua, attraverso un originale percorso educativo apprezzato in tutta Italia, oltre 20 mila tra bimbi e future mamme».

Analoga soddisfazione viene espressa dagli operatori della cooperativa, di cui si fa portavoce Andrea Saltarelli, coordinatore del settore idrochinesiologia per bambini: «Lavoro in questa realtà da oltre 15 anni – afferma – e finalmente oggi possiamo vedere la conclusione di un cammino lungo e tortuoso iniziato nel 2015. Da allora abbiamo affrontato sacrifici, problemi burocratici, organizzativi e logistici di tutti i tipi, convivendo con la paura di non riuscire a vedere la fine del tunnel. In mezzo agli inevitabili momenti di tensione e insicurezza, però, ho sempre percepito tra i colleghi un’atmosfera di solidarietà e di volontà nel superare gli ostacoli. Sarebbe falso dire che sono sempre stato ottimista: tuttavia, il pessimismo non ha mai avuto il sopravvento, ed abbiamo lavorato tutti insieme con impegno e positività per mantenere sempre alta la qualità del servizio offerto. Le stesse famiglie che frequentano il nostro centro ci hanno sempre trasmesso comprensione e solidarietà, permettendo alla nostra piccola comunità di essere resiliente, assorbire il colpo e riuscire a stare in piedi. Oggi la soddisfazione è grande, ma siamo tutti consapevoli che questo rappresenta un’ulteriore tappa in un cammino che ci porterà ad essere sempre più solidi e degni della fiducia che le famiglie piacentine ci accordano da sempre».

Per l’avvocato Nicola Milano, socio dello studio MBL Pro di Modena, l’elaborazione del piano di concordato «Ha avuto come obiettivo primario il salvataggio di una realtà storica della comunità piacentina, nell’interesse dei lavoratori, dei beneficiari dei servizi sanitari e delle famiglie dei bambini frequentanti la struttura educativa ad alto valore aggiunto gestita dalla Cooperativa. La prossima riapertura dei servizi per l’infanzia coinciderà quindi con la rinascita piena dell’identità della Cooperativa piacentina, attraverso la ripresa ed il potenziamento della struttura del centro Marco Polo, quale trampolino di “rilancio” dei valori storici di Inacqua».

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