In Emilia Romagna i saldi invernali slitteranno a fine gennaio. Contrarie le associazioni dei consumatori

Si partirà il 30 gennaio 2021. Secondo le associazioni dei consumatori però sarebbe una scelta poco lungimirante che provocherà spostamenti in altre regioni. Soddisfatta invece Confesercenti

Commercio. Saldi invernali posticipati di un mese in Emilia-Romagna. Si partirà il 30 gennaio 2021, l’assessore Corsini: “Misura analoga a quella estiva presa in accordo coi territori per dare respiro alle imprese commerciali. Uno strumento ulteriore per recuperare le vendite di stagione penalizzate dal protrarsi dell’emergenza sanitaria”

E poi la proposta, che dovrà essere approvata dall’Assemblea legislativa, di sospendere nei trenta giorni precedenti le vendite promozionali dei prodotti di abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento

Bologna – Saldi, si posticipa di un mese. Partirà infatti dal 30 gennaio 2021 il periodo degli sconti in tutta l’Emilia-Romagna.  La decisione è stata presa dalla Regione dopo l’incontro con i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni di consumatori, delle associazioni maggiormente rappresentative del settore e dei sindacati.

Una misura necessaria per dare un po’ di respiro alle imprese commerciali, in particolare i negozi di abbigliamento e calzature, alle prese con le gravi difficoltà legate alla pandemia e alle conseguenti misure restrittive imposte a tutela della salute dei cittadini.

E con lo spostamento della data dei saldi, slitterà anche il divieto di vendite promozionali che non scatterà più quindi dal 6 dicembre.

E nei trenta giorni precedenti all’avvio dei saldi invernali, in via straordinaria e dopo il passaggio in Assemblea legislativa, sarà quindi sospeso il divieto di effettuare le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.

“Interveniamo ancora una volta, dopo il posticipo estivo dei saldi, con una misura condivisa con i territori- precisa l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini- per dare alle imprese uno strumento in più per recuperare la stagione autunno-inverno penalizzata dal protrarsi dell’emergenza sanitaria e dalle limitazioni agli spostamenti delle persone con la collocazione della nostra regione in fascia arancione. È una leva ulteriore che ha l’intento di sostenere le vendite del periodo e che deve essere affiancata da misure economiche ad hoc per dare un aiuto concreto a tutta la rete del commercio”. /BB

Contrarie le associazioni dei consumatori

L’iniziativa però non è piaciuta alle associazioni di consumatori (Adiconsum Emilia-Romagna, Federconsumatori Emilia-Romagna, Lega Consumatori Emilia-Romagna, Adoc Emilia-Romagna, Udicon Emilia-Romagna) che l’hanno definita non condivisibile e poco lungimirante.

Il 1° dicembre si è tenuto un incontro online, convocato dall’assessore regionale al Commercio Andrea Corsini, sul tema saldi invernali. All’incontro hanno partecipato le associazioni degli operatori del piccolo commercio, alcune amministrazioni locali, le associazioni dei Consumatori e quelle sindacali. L’assessore ha presentato in apertura una proposta, quella di rispondere ai problemi del piccolo commercio spostando di un mese l’avvio dei saldi, e superando allo stesso tempo il divieto di promozioni nel mese precedente.

Per le associazioni dei consumatori, al di là del riconoscimento della difficile fase per tutti, un sistema collaudato come quello dei saldi a partire dal primo sabato di gennaio (con il contestuale divieto della promozionalità a dicembre, spesso priva di reali contenuti), garantiva tutti, imprenditori e consumatori. L’imprenditore perché gode del forte impatto, anche mediatico, attorno ad un periodo nel quale ormai si concentra una parte determinante dei fatturati; il consumatore perché ha maggiori garanzie che i prodotti in saldo siano effettivamente scontati, e siano per davvero rimanenze di stagione, e non altro.

Tutto questo non avverrà in Emilia Romagna. Nonostante il parere critico delle associazioni dei consumatori, e la contrarietà dell’unico capoluogo di provincia intervenuto, l’assessore ha annunciato l’adozione, da parte della Regione, del provvedimento presentato in apertura. I saldi inizieranno quindi il 30 gennaio, e le promozioni sono possibili da subito. Quali gli effetti?

Il primo effetto sarà il caos generato dal fatto che molte Regioni adotteranno o  hanno già adottato, d’intesa con le associazioni del commercio, provvedimenti anche radicalmente diversi, col rischio di incentivare la mobilità interregionale dei consumatori in un periodo decisamente complicato.

Il secondo effetto è l’impossibilità per i consumatori di rendersi conto se le promozioni a dicembre e gennaio saranno effettivamente reali, o se al contrario saranno soltanto operazioni di marketing: un cartello o poco più.

Il terzo effetto è quello di cancellare anche i saldi invernali, come già accaduto pochi mesi fa a quelli estivi, spostati al 1° agosto. Nessuno può credere che sia davvero possibile, dopo due mesi di “offerte speciali”, avere un consumatore interessato a quello che resta sugli scaffali.

Il quarto effetto è quello, negativo, sui prezzi al consumatore. Come ci è stato riferito nel corso dell’incontro da parte di una associazione del commercio, “con le offerte speciali i margini per le imprese restano alti, mentre crollano con i saldi”. Significa esattamente questo, che saranno i consumatori, ancora una volta, a pagare.

Le associazioni dei consumatori hanno presentato una proposta alternativa, che cercava di mettere assieme le diverse esigenze. Abbiamo proposto che i saldi partissero il 15 gennaio, e che soltanto nei 15 giorni precedenti fosse possibile attuare promozioni. Una proposta di mediazione, che purtroppo è stata respinta dall’assessore Corsini, che ha confermato l’impostazione iniziale.

Quella sui saldi invernali 2021 è quindi per noi una operazione, per quanto legittima, non condivisibile e scarsamente lungimirante. Una iniziativa che, è facile prevederlo, troverà contrarietà anche tra gli stessi operatori del commercio. Una operazione che frantuma la forza e l’impatto di una iniziativa come i saldi in una pletora di piccole iniziative individuali.

In un periodo come questo sarebbe stato opportuno costruire azioni fortemente condivise, perché commercianti e consumatori sono soggetti interdipendenti, e non si salva un settore, quello del piccolo commercio, facendo pagare il conto ai consumatori. Perché il rischio, va ricordato, è l’ancor maggiore crescita dei colossi dell’online, che nei prossimi mesi si troveranno davanti un concorrente ancora più debole.

Soddisfatta Confesercenti

Soddisfazione invece da parte di Confesercenti Piacenza secondo la quale era giusto rinviare i saldi a fine gennaio e non porre nessun limite alle vendite promozionali

“La decisione della Regione Emilia-Romagna di spostare l’inizio dei saldi a fine gennaio e di rimuovere il divieto allo svolgimento delle vendite promozionali nei trenta giorni precedenti, consentirà alle imprese della nostra regione di contrastare l’espansione delle vendite online da parte dei grandi gruppi stranieri e ai consumatori di avere quasi tre mesi di offerte e sconti”. È il commento di Fausto Arzani – Direttore di Confesercenti Piacenza – alla Delibera con cui la Regione ha deciso di spostare al 30 gennaio prossimo l’avvio del periodo delle vendite di fine stagione dell’inverno in corso.

“Il mese di dicembre – continua Arzani – si apre con molte paure e incertezze per le imprese dell’abbigliamento e calzature, con negozi pieni di merce e la necessità di realizzare subito un buon numero di vendite per acquisire la liquidità necessaria alla sopravvivenza e sperare in tempi migliori. Per questo motivo era necessario spostare in avanti l’inizio dei saldi perché altrimenti avremmo avuto il blocco delle vendite promozionali a partire già da questo sabato. Così, invece, i consumatori potranno già trovare proposte scontate e interessanti a partire da questo week-end.”

La decisione dell’Emilia-Romagna si allinea a quanto deciso dalle altre Regioni confinanti a partire da Toscana e Veneto. “Certamente, però – conclude Arzani – a questo punto è assolutamente necessario che si sospenda anche il blocco delle vendite promozionali, così come già annunciato dall’Assessore Corsini, che impedirebbe il loro svolgimento nel mese di gennaio, in modo tale da avere una situazione coerente per tutto il periodo. Questa decisione spetta, però all’Assemblea legislativa e ci auguriamo che tutte le forze politiche assumano questo orientamento che va incontro alle esigenze delle aziende e della clientela”.

La replica dell’assessore Corsini ai consumatori

L’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, replica ad alcune associazioni di consumatori che non hanno gradito lo spostamento della stagione dei saldi al 30 gennaio 2021.

“Il posticipo dei saldi farebbe vincere l’online? Una visione quantomeno miope che non coglie le difficoltà delle imprese e dei consumatori innescate dalla pandemia. Lo spostamento dei saldi a fine gennaio farà bene al commercio e ai consumatori. La misura che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di evitare il collasso dei negozi che a dicembre, con la rimozione del divieto alle vendite promozionali, potranno incassare liquidirà fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti”.

 

 

 

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