In via San Bartolomeo un nuovo rifugio per i senzatetto

Otto posti letto ricavati nello spogliatoio del campetto da calcio

E’ stato presentato questa mattina presso l’area sportiva adiacente alla chiesa di San Sepolcro, il nuovo servizio di accoglienza notturna per le persone senza fissa dimora che resterà operativo fino al prossimo 30 aprile. In totale si tratta otto posti letto ricavati nello spogliatoio del campetto da calcio dell’oratorio. In caso di necessità potranno esssere portati fino a dodici postiletto.

Erano presenti il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi.

Ad illustrare il funzionamento della struttura sono intervenuti i rappresentanti di tutte le realtà che, in rete, ne hanno reso possibile l’attivazione. Si tratta della Comunità Ortodossa Macedone di Piacenza, che ha messo a disposizione i locali, dell’associazione La Ricerca, cui l’Amministrazione comunale ha affidato la progettazione e gestione del nuovo dormitorio, della Croce Rossa e della Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza.

La struttura, nei locali messi a disposizione con generosa sensibilità dalla Comunità
Ortodossa Macedone guidata da padre Kliment Misanj, offre otto posti letto – anche
con accesso diretto – ed è operativa dalle 18 alle 8 del mattino successivo,
consentendo agli ospiti di poter fruire di un pasto riscaldato e della colazione, oltre
all’utilizzo dei servizi igienici e delle docce. L’attivazione del dormitorio, la cui
progettazione e gestione è stata affidata dall’Amministrazione comunale
all’associazione La Ricerca, è frutto della collaborazione di tutti i soggetti componenti
il Tavolo sulla grave marginalità attivato dal Comune di Piacenza: associazione
Arcangelo Di Maggio, Croce Rossa Italiana, Anpas, Caritas Diocesana, Il Grande
Colibrì, Emergency Piacenza, Cgil, Cisl, Congregazione delle Suore Scalabriniane,
Gruppo di Piacenza di Amnesty International, Operatori di Strada, Asp Città di
Piacenza, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Arcobaleno, cooperativa sociale
Strade Blu, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, la stessa associazione La
Ricerca e la cooperativa sociale L’Ippogrifo, che ha curato la traduzione delle
istruzioni per l’accesso al servizio in cinque lingue: inglese, francese, arabo, urdu e
farsi.
Fondamentale il raccordo con la Prefettura, anche in relazione all’azione di
monitoraggio costante che svolge in quest’ambito.
La presentazione odierna è stata occasione per tracciare un bilancio dell’attività di
accoglienza e sostegno ai cittadini senza fissa dimora nel corso del 2022: 279 persone
sono state supportate, di cui 8 donne a Cà Torricelle, 72 uomini al Rifugio Segadelli e
10 in via Buffalari, 21 persone (in prevalenza donne) presso Sant’Anna e 168 al
Centro diurno a bassa soglia Il Quadrifoglio (sei donne e 162 uomini), dove tra il 1°
gennaio e il 31 dicembre 2022 Caritas ha fornito 20 pasti completi per ogni giorno di
apertura e sono state erogate, complessivamente, 2680 docce, quantificate 514
lavatrici, effettuati 48 colloqui e 18 incontri di orientamento, 32 di consulenza e 24
invii a ulteriori servizi.

Nella foto di gruppo, da sinistra: Davide Marchettini di Caritas, le operatrici della Comunità Papa Giovanni XXIII Natascia Cagnoli e Federica Arpini, il consigliere comunale Stefano Perrucci – che ha svolto un ruolo di raccordo con la Comunità Ortodossa Macedone – e il viceprefetto Claudio Giordano, l’assessora ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi, Paolo Rebecchi per Anpas, Mauro Madama per l’associazione La Ricerca, Alessandro Guidotti e Ivana Casotti per Croce Rossa, Piera Reboli per l’associazione Arcangelo Di Maggio, Davide Tacchini de L’Ippogrifo, Francesco Argirò di Caritas, la sindaca Katia Tarasconi e Luigi Ferrari per Amnesty International.

 

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